Apre Il Museo della Fabbrica del Palazzo Reale di Napoli, un’esposizione permanente che costituisce un percorso introduttivo alla visita non solo dell’Appartamento di Etichetta, ma di tutto il complesso monumentale. Collocato al pianterreno, con accesso dal Cortile d’Onore, accanto agli spazi di accoglienza del pubblico, il museo racconta la storia del palazzo attraverso l’esposizione di opere e installazioni audiovisive che ne illustrano le trasformazioni anche attraverso rilievi 3D, raccontandone le vicende in modo coinvolgente e suggestivo e introducendo il visitatore agli spazi monumentali della reggia napoletana. Un racconto con una visione moderna della storia e lella costruzione del Palazzo attraverso testimonianze artistiche e architettoniche (plastici, quadri, frammenti di affreschi, statue, fotografie) che fanno parte del patrimonio delle opere del Palazzo.
Il Museo della Fabbrica, concepito dal direttore Mario Epifani, è stato progettato dall’architetto Giovanni Francesco Frascino e realizzato con la supervisione dell’architetto di Palazzo Reale Almerinda Padricelli.
“Il nostro obiettivo è quello di recuperare ogni traccia esistente della storia di Palazzo Reale e raccontarla al visitatore, per ricostruire l’identità di un luogo così stratificato – dichiara Epifani – Da centro del potere, dopo la fine della monarchia il palazzo è diventato (complice la vicinanza col Teatro di San Carlo e con la Biblioteca Nazionale) una sorta di hub culturale, luogo inclusivo e sede di attività non esclusivamente legate alla visita del museo. Anche grazie a questo nuovo spazio espositivo e di accoglienza, Il Cortile d’Onore non sarà più un semplice luogo di attraversamento bensì̀ una vera e propria agorà, quasi un pendant più raccolto di piazza del Plebiscito: un luogo di incontro e di eventi, aperto non solo ai visitatori del museo ma anche alla città”.
Pensato come punto di partenza per la visita del palazzo, ma anche come prolungamento coperto del Cortile d’Onore, il museo è introdotto dal nuovo foyer con la biglietteria e il guardaroba, spazio di accoglienza, informazione e orientamento.
“Al suo interno il visitatore non solo ha la possibilità̀ di valutare l’offerta culturale proposta e scegliere la tipologia di visita da effettuare, – racconta Almerinda Padricelli, responsabile del progetto – ma anche l’opportunità̀ di accedere a uno spazio introduttivo alla visita, accolto in ambienti dedicati che conducono al percorso di visita, proponendosi come esperienza immersiva nella meraviglia di una residenza reale e dei suoi tesori”.
“Gli elementi esposti nel Museo della Fabbrica – racconta il progettista Frascino – seguendo lo spartito orizzontale delle tre navate e la successione delle volte propongono una narrazione dinamica e contemporanea, attraverso quattro sezioni espositive concepite come veri e propri ‘momenti emotivi’.
Fulcro dell’esposizione sono gli straordinari modellini ottocenteschi, realizzati dagli architetti Antonio Niccolini e Gaetano Genovese, restaurati per l’occasione ed esibiti con un suggestivo allestimento sospeso che consente di osservarli da diverse prospettive. Il più̀ antico è il Plastico del Palazzo Reale Nuovo e Vecchio e del Teatro di San Carlo di Antonio Niccolini (1811), mentre gli altri quattro furono concepiti da Gaetano Genovese una generazione più̀ tardi, intorno al 1840: il Modello della scala grande (composto da due plastici assemblati), il Modello della sala a T (il vestibolo corrispondente all’attuale sala XX) e il Modello per la fontana del Cortile d’Onore.
Il percorso
In asse con l’ingresso principale di Palazzo Reale e il Cortile d’Onore, alle spalle della fontana della Fortuna, attraverso due ingressi speculari, si accede a uno spazio la cui austerità si contrappone agli ambienti sfarzosi del Palazzo.
A destra dell’ingresso sono stati ricavati gli spazi di accoglienza (biglietteria e guardaroba); a sinistra, un disimpegno ospita un primo video che riassume la storia del palazzo dal 1600 a oggi, in corrispondenza dell’accesso al Museo della Fabbrica.
Le prime tre sezioni propongono un percorso multimediale nella storia del palazzo dal periodo vicereale al regno borbonico fino alla fase napoleonica, con un criterio espositivo che associa opere d’arte (dipinti, vedute, frammenti di affresco) a schermi su cui scorrono altre testimonianze visive e i ritratti dei protagonisti delle vicende ripercorse da una voce narrante (con sottotitoli in italiano e inglese).
Lo spazio centrale immerge il visitatore nella fase della riconfigurazione ottocentesca del palazzo, illustrata dagli spettacolari modelli architettonici sospesi all’interno di cinque ‘stanze’ vetrate, affiancati da dipinti coevi e da ulteriori postazioni audiovisive.
Nella sezione successiva, relativa al periodo del Regno d’Italia, sono esposti in successione i busti di re e regine fino a Vittorio Emanuele III.
Il museo si chiude con una sorta di tunnel del terrore: uno stretto corridoio in cui sono rievocati i drammatici anni della Seconda guerra mondiale e i bombardamenti che colpirono gravemente Palazzo Reale, secondo la visione concepita dal regista Giuseppe Carrieri come uno sguardo sull’invisibile.