di Marco Martone –
È fissata per il 15 dicembre la data che tutti i voteresti attendono per la riapertura dello stadio Collana. Il nuovo “miraggio” è stato indicato dalla Regione Campania dopo un incontro con la società Giano, concessionaria dello stadio, al termine del quale è stato sottoscritto l’impegno a realizzare alcuni interventi: Tribuna, palestra, pista di pattinaggio, palazzetto dello sport, per un totale di 7 milioni di euro. L’Aru (Agenzia Regionale Universiadi) realizzerà, con 8 milioni di euro, la pista di atletica, il campo da gioco, la piscina e le torri faro.
Notizia positiva per gli sportivi del quartiere collinare, cui importa esclusivamente che l’impianto torni fruibile al più presto. Diverso è il parere delle associazioni che operavano all’interno dello stadio, consorziate in un comitato che ieri ha fatto sentire la propria voce. Presso la “Sala Guido Pepe” della sede CONI si è svolta la conferenza “Trasparenza e prospettive: quale futuro per lo stadio Collana”.
Queste le parole del presidente del CONI, Sergio Roncelli: “il CONI è sempre a disposizione per cercare un accordo tra le parti che tenga conto degli interessi di tutti i soggetti coinvolti; mi auguro che il Collana riapra quanto prima per consentire alle società di continuare il proprio operato nel territorio”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della associazioni Sandro Cuomo: “La società vincitrice del bando di gara ha disatteso il bando, la convenzione del 23 luglio 2018 firmata tra le parti Regione e Giano, nonché l’atto aggiuntivo alla convenzione che, di fatto, stravolge interamente il bando di gara, sollevando interamente la Giano da tutti gli oneri amministrativi oltre a numerosi benefit concessi, che le consentono di disporre del Collana senza alcuna spesa e con introiti garantiti. I sette milioni di Euro annunciati con il credito sportivo non sono stati mai neppure richiesti all’istituto di credito, probabilmente perché alle nuove condizioni concesse dalla Regione Campania non serviranno in quanto la Giano non avrebbe alcun onere da fronteggiare”.
Chiare le dichiarazioni dell’assessore allo Sport del Comune di Napoli Ciro Borriello “Ad oggi non mi spiego come tutto questo sia potuto accadere, il Collana rappresenta l’impianto sportivo più importante di tutta la regione, quando fu inserito tra le strutture idonee per le attività delle Universiadi ci fu una grande speranza per la risoluzione delle problematiche, dopodiché sono susseguite una serie di vicende avvolte dal mistero più totale. La Giano sta beneficiando di una serie di agevolazioni che lanciano non pochi sospetti sulla questione, attirando l’attenzione di diversi organi di giustizia. Per molto tempo le associazioni hanno portato avanti il Collana tra mille difficoltà rappresentando un punto fermo della nostra città, in poco tempo si è scesi nel baratro più totale, un punto di non ritorno. Ci dichiariamo assolutamente al fianco delle associazioni e per avere chiarezza sulle modalità ed i tempi di apertura, fino ad arrivare ad un punto di rottura sulla regione, la questione non è più rinviabile. Sono disposto a qualunque tipo di manifestazione al fianco del Comitato delle associazioni e pronto anche ad occupare lo Stadio, se occorresse!”.
Successivamente è intervenuto il presidente della Fin Campania Paolo Trapanese: “C’è un’istanza di sport fortissima e noi sportivi abbiamo i crampi allo stomaco per le questioni che logorano l’immagine dello sport stesso. Lo sport ha la capacità per progettare gli impianti, per costruirli e per gestirli; abbiamo tantissime potenzialità che vanno sfruttate. La politica sportiva dovrebbe essere fatta da chi ha dimostrato di poter fare bene in questi anni nello sport. Il problema non è solo degli impianti, ma dei nostri figli che hanno il diritto di giocare”.
A concludere nuovamente è intervenuto Sandro Cuomo con una proposta concreta: “proponiamo alla Regione Campania di verificare eventuali inadempienze della Giano nei confronti degli impegni assunti rispetto al bando di gara ed alla convenzione sottoscritta dalle parti il 23 Luglio 2018; se verificate, chiediamo la revoca immediata dell’affidamento dell’impianto con un conseguente tavolo di lavoro per la gestione del Collana tra Regione, Comune e CONI”.