Incidenti stradali, i dati ACI-Istat: – in Campania, 7 sinistri al giorno e 4 morti a settimana; – 187 euro pro capite il costo sociale dell’incidentalità; – guida distratta la principale causa; – le strade extraurbane le più pericolose; – a Napoli, meno morti, ma più incidenti e feriti.
Preoccupante inversione di tendenza sulla sicurezza stradale in Campania. Gli ultimi dati ACI-Istat rilevano, infatti, un generale aumento sia degli incidenti che delle loro conseguenze (morti e feriti). In particolare, nel 2019, nella nostra regione si sono verificati 10.058 sinistri (+3,5% rispetto al 2018) che hanno provocato 223 decessi (+8,3%) e 15.067 feriti (+2,9%). In questo contesto spicca il dato positivo del comune di Napoli dove le vittime sono diminuite del 31,3%, pur in presenza di una impennata degli incidenti (+9,9%). Al riguardo, si precisa che, in base alla Convenzione di Vienna del 1968, in queste statistiche sono inclusi solo i sinistri con danni alle persone ed i deceduti entro il trentesimo giorno dalla data dell’incidente.
Comune di Napoli
Lo scorso anno nel comune di Napoli si sono registrati 2.526 incidenti in cui 22 persone hanno perso la vita e 3.478 hanno riportato lesioni più o meno gravi. Rispetto all’anno precedente è aumentato il numero di sinistri (+9,9%) e di feriti (+10,4%), mentre è notevolmente diminuito quello dei morti (-31,3%). Le conseguenze dell’incidentalità sono più marcate tra le categorie vulnerabili degli utenti della strada, infatti il 68,2% ed il 18,2% delle vittime è costituito, rispettivamente, da centauri e pedoni. Particolarmente critico è poi il dato sui giovani: ben il 41% dei morti ed il 42% dei feriti hanno una età inferiore a 30 anni. La guida distratta, prevalentemente dovuta all’uso del telefonino, è la principale causa degli incidenti (29,6%), mentre all’alta velocità è riconducibile la maggior parte di quelli mortali (39,1%). La fascia oraria 22-6 è quella più letale: il 31,8% dei decessi, infatti, si verifica proprio di notte.
Città metropolitana di Napoli
Nella provincia di Napoli lo scorso anno sono stati rilevati 5.313 incidenti con 87 morti e 7.594 feriti. Nell’arco di un anno risultano in aumento sia i sinistri (+2,5%) che gli infortunati (+3,4%), mentre il numero dei decessi è in diminuzione (-1,1%). Il fenomeno è maggiormente concentrato nei centri abitati: ben l’83,6% degli incidenti, infatti, avviene in città, ma il tasso di mortalità, ovvero il rapporto morti-incidenti è più elevato sulle strade extraurbane dove si registrano 4,9 decessi ogni 100 sinistri. Non a caso, proprio queste arterie sono le uniche ad aver registrato un aumento di mortalità rispetto al 2018, per giunta considerevole: +38,9%. Un incidente mortale su quattro è attribuibile a scontri frontali-laterali. Escluso Napoli, Pozzuoli risulta il comune della città metropolitana con il maggior numero di incidenti (175), di morti (5) e di feriti (283)
Regione Campania
Decisamente negativo, sotto tutti i punti di vista, è l’andamento della sinistrosità regionale. In Campania, infatti, lo scorso anno, si sono verificati 10.058 incidenti (+3,5% rispetto al 2018), 223 morti (+8,3%) e 15.067 feriti (+2,9%). Un generale aumento in controtendenza rispetto al dato nazionale dove tutti questi parametri risultano in diminuzione, rispettivamente dello 0,2, del 4,8 e dello 0,6 per cento. Benevento è la provincia in cui si rilevano il maggior incremento di incidenti (+18,3%) e di feriti (+8,5%), ma anche la più alta contrazione di decessi (-15,4%). Il più elevato aumento di morti, invece, si registra a Salerno (+21,4%), mentre a Caserta spetta il triste primato regionale del tasso di mortalità: 4,4, ovvero il doppio di quello campano (+2,2), già piuttosto elevato in confronto al tasso nazionale (1,8). Sulla base dei dati sin ad oggi rilevati, la Campania risulta sempre più lontana dall’obiettivo europeo del dimezzamento del numero delle vittime della strada da raggiungere nel periodo 2010-2020.
“La sinistrosità stradale, con le sue tragiche conseguenze, continua ad essere una piaga dolente del nostro territorio, dichiara il Presidente dell’ACI Campania, Antonio Coppola. E’ vero che fra tante negatività spicca il dato rilevante della diminuzione di morti a Napoli, ma è altrettanto significativo che questa città si connota sempre più a rischio per pedoni e centauri. E non potrebbe essere diversamente visto lo stato indecente in cui versano le strade del nostro capoluogo. E ciò preoccupa notevolmente, in chiave futura, con la diffusione della micro mobilità elettrica in mancanza di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria. Ed è proprio questo il punto nodale: per la sicurezza stradale gli Enti locali continuano ad eludere l’articolo 208 del Codice della Strada che impone loro di destinare, almeno, il 50% dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie (leggi multe) in interventi per il miglioramento della circolazione e l’educazione stradale”. Inoltre, i costi sociali di questo dramma continuano ad essere elevati: oltre un miliardo di euro nella sola Campania, ovvero 187 euro pro capite”.