CIAO LUCA CI MANCHERAI !

È morto a Roma Luca de Filippo, era il figlio e l'erede del grande Eduardo

Anche la redazione di Scrivonapoli si unisce al cordoglio per la morte di Luca De Filippo, attore e regista teatrale, scomparso all’età di 67 anni nella sua casa, a Roma. Luca era il figlio e l’erede di Eduardo. Durante una visita medica per una discopatia aveva scoperto di avere un male incurabile. Nelle ultime comparizioni De Filippo era apparso stanco e affaticato, e aveva interrotto le repliche di “Non ti pago”. Con la sua morte va via un altro pezzo della storia e della cultura di Napoli.

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LE REAZIONI

Il Teatro di San Carlo ricorda Luca De Filippo

Stasera, prima del concerto di Pinchas Zukerman e Amanda Forsyth, il Teatro di San Carlo si raccoglie in un minuto di silenzio, per il dolore per la prematura ed improvvisa scomparsa di Luca De Filippo.

Il rapporto con Luca De Filippo, professionale e personale, risale a moltissimi anni fa ed è legato alla mia lunga esperienza al Piccolo Teatro di Milano. Ogni stagione teatrale ne vedeva il nome in cartellone e averlo regolarmente ospite al Piccolo rinnovava quell’amicizia tra Milano e Napoli, che già il padre aveva sancito con un protocollo tra il San Ferdinando e il Piccolo Teatro. 

Il Teatro di San Carlo apprende con grande tristezza la notizia della sua scomparsa, ricordando gli appuntamenti recenti, in cui lo abbiamo avuto ospite, tra il pubblico, e poi gli incontri che avevamo programmato, in vista di progetti futuri. 

Uno dei ricordi più belli e più recenti di Luca risale alla stagione 2010/2011, quando, con grande generosità, diede al nostro Teatro un testo inedito di Eduardo, Padre Cicogna, un racconto sinfonico per quattro voci, voce recitante e orchestra, musicato e diretto da Nicola Piovani, e a cui lui diede voce… 

Si tratta di una grave perdita, non solo per Napoli.”

Rosanna Purchia, Sovrintendente Teatro di San Carlo

 

Lunedì il Consiglio regionale si apra con un ricordo di Luca De Filippo

“Ho chiesto alla presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosetta d’Amelio, di aprire la seduta di lunedì prossimo con un ricordo di Luca De Filippo, un artista che ha rappresentato Napoli nel mondo, continuando la tradizione della sua famiglia, portata ai massimi livelli dal padre, Eduardo” ha detto il capogruppo di Campania libera, Psi, Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, addolorato “per la morte di uno dei migliori figli di Napoli”.

Dichiarazione del presidente della Regione Vincenzo De Luca

“Esprimo grande dolore per la scomparsa di Luca De Filippo. Perdiamo uno degli esponenti più significativi del mondo della cultura di Napoli e del nostro Paese. Ricordo con grande emozione l’incontro di pochi giorni fa in Regione, nel quale avevamo discusso su come riprendere e rilanciare la legge voluta da Eduardo per i ragazzi di Nisida e su come fosse possibile e necessario allargare le iniziative per i giovani anche ai quartieri a rischio di Napoli. In queste ore di profonda commozione, confermiamo gli impegni presi con Luca De Filippo”.

Umberto Ranieri, presidente Fondazione Mezzogiorno Europa
“Un dolore immenso mi ha invaso alla notizia della scomparsa di Luca De Filippo. Una perdita per il teatro italiano, un lutto per Napoli. Un film sembra passarmi davanti: lo ricordo nell’interpretazione di Vincenzino in “Miseria e nobiltá”; nei momenti insieme, e lo ricordo nella sua ultima performance all’Augusteo di Napoli.
Era vicino da sempre al movimento dei lavoratori fino a prendere la parola alla manifestazione della Cgil. Non aveva mai abbandonato quell’idea del riscatto dei giovani di Napoli.
Sulla scena e nella vita rassomigliava sempre di piú al padre, il grande Eduardo.
L’ultimo incontro sul treno veloce verso Napoli, da Roma. Gli dissi che i napoletani lo amavano, che avrebbe potuto fare il sindaco di questa cittá. Faccio un altro mestiere, mi rispose, faccio l’attore.
Addio Luca. Addio amico mio.”
Dichiarazione assessore Daniele

“Non sono bastate le preghiere delle ultime ore e purtroppo Luca se n’è andato. Napoli perde un tesoro immenso e insostituibile di arte e umanità.  Di candida gentilezza e di intransigenti principi di serietà rigore, e disinteresse. Siamo addolorati soprattutto per i giovani di questa città a cui Luca avevo deciso di dedicare con la solita intensità e senza risparmio, e senza risparmio neanche per il suo ormai fragile cuore, il suo impegno, nel solco della lezione di Eduardo, che ai giovani, quelli più emarginati e apparentemente senza speranza, voleva che fosse offerta una via di riscatto. Forse le parole più belle che gli abbiamo sentito dire in questi ultimi tempi sono proprio quelle che ha pronunciato nell’accettare l’incarico di dirigere la scuola del Teatro Nazionale: “Io vi donerò la mia esperienza e voi mi darete il vostro entusiasmo”.  Siamo vicini con tutta la città a Carolina, ai figli e ai familiari tutti. Napoli deve tributargli gli onori più grandi quelli che si debbono a uno dei suoi figli migliori”.