Aenaria, l’archeologia subacquea alla Pietrasanta

In esposizione 15 pannelli fotografici che raccontano dieci anni di scavi e di ricerche

Dopo dieci anni di studi e ricerche è giunto il momento che Aenaria e le sue recenti scoperte archeologiche subacquee escano dall‘isola di Ischia e si facciano conoscere anche sulla terraferma. Dopo il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la mostra è stata ospitata dall’associazione Pietrasanta Polo Culturale e dal suo presidente Raffaele Iovine nel cuore di Napoli, dove è possibile visitare il suggestivo percorso sotterraneo legato al mondo dell’acqua. Acqua dolce quella della Pietrasanta, acqua salata quella di Aenaria, un museo dell’Acqua alla Pietrasanta, un museo nell’acqua ad Aenaria, tanti i punti di contatto tra due realtà apparentemente distanti ma entrambe nate grazie a iniziative di privati profondamente convinti dell’importanza di investire nel mondo della cultura e dei beni culturali. Iniziative il cui successo è oggi sotto gli occhi di tutti, sopra e sotto l’acqua.

La piccola cappella che si apre nella piazzetta Pietrasanta ospita 15 pannelli fotografici, che raccontano il progetto “Navigando verso Aenaria“, attraverso dieci anni di scavi e di ricerche, dalle prime scoperte alla creazione di itinerari guidati. Scoperte che hanno permesso di individuare nella Baia di Cartaromana a sei metri di profondità il porto dell’antico insediamento romano di Ischia, i resti di un relitto di nave romana e il porto di età angioina. Scoperte avvenute grazie all’impegno di due società ischitane, la Marina di Sant’Anna srl e la M.EDU.S.A, e alla sensibilità della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli che ha autorizzato e monitorato l’evolversi del progetto.