La riforma del Codice della strada è stato il tema affrontato nella prima riunione del Cenacolo Giuridico dell’Automobile Club Napoli inaugurato dal presidente del sodalizio partenopeo, Antonio Coppola, e dal Procuratore della Repubblica Raffaele Cantone, con la partecipazione del sindaco Gaetano Manfredi, del Prefetto Michele Di Bari, e le relazioni del Sostituto Procuratore Generale Valter Brunetti e del Comandante della Polizia Stradale della Campania e della Basilicata Maria Pia Rossi.
“Con questo incontro – ha detto in apertura il Presidente Coppola – debutta il Cenacolo Giuridico dell’Automobile Club Napoli nel solco di una lunga e feconda collaborazione con la magistratura napoletana iniziata 40 anni fa con la Commissione Giuridica, presieduta da Alfonso Vigorita prima e da Aldo Vessia poi, e proseguita successivamente con il Seminario Giuridico e la Consulta Giuridica presieduti, rispettivamente, da Luigi Riello e Giovandomenico Lepore. In tutti questi anni, abbiamo condotto approfondimenti normativi e avanzato proposte su importanti aspetti della mobilità come i piani urbani del traffico, la sosta abusiva, la RC Auto, l’omicidio stradale, l’esterovestizione dei veicoli e tanti altri. Lavori questi che erano stati condotti a “porte chiuse”. Oggi con il Cenacolo Giuridico, invece, iniziamo un nuovo corso aperto al confronto ed al coinvolgimento con la società civile e con i suoi migliori e più importanti esponenti”. Sul tema dell’incontro – la riforma del Codice della Strada – è stato piuttosto critico il procuratore Cantone “la sicurezza stradale è un tema assolutamente rilevante, ma c’è una tendenza ideologica che lo sottende. La recente riforma è intervenuta su molti aspetti, alcuni positivi ed altri contraddittori, come le novità introdotte in materia di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Sarebbe stato preferibile aspettare per riscrivere integralmente un nuovo codice, piuttosto che fare l’ennesimo patchwork difficilmente comprensibile”.
Il sindaco Manfredi ha posto l’accento sull’inversione di tendenza dell’incidentalità stradale, la cui pericolosità sta interessando sempre più i grandi centri urbani. “Il comune di Bologna con l’istituzione della zona 30 è riuscito a ridurre la mortalità stradale, ma il contenimento della velocità ed i controlli rappresentano una sfida critica e complicata. Non basta fissare le regole, serve anche farle rispettare. E la tecnologia da sola non è sufficiente bisogna intervenire anche culturalmente”. Significativo è l’esempio delle strade riasfaltate “proprio dove è stato rifatto il manto stradale – ha sottolineato il primo cittadino – è aumentata la velocità dei veicoli” in pratica “le buche – ha detto ironicamente – sarebbero il miglior strumento per limitare la velocità”.
I relatori Brunetti e Rossi si sono concentrati ad illustrare le tante novità presenti nella riforma, molte delle quali però non possono essere operative in mancanza degli appositi regolamenti di attuazione. Per il Prefetto Michele Di Bari il nuovo assetto normativo “è una risposta positiva alle tante battaglie condotte per la sicurezza stradale”. Particolarmente apprezzato è “l’istituto della sospensione breve della patente per la sua efficacia nell’immediatezza”. Comunque, la prevenzione dell’incidentalità stradale passa per un mix di interventi “l’azione sanzionatoria, l’aspetto culturale e la gestione del rischio da parte degli enti proprietari e gestori delle strade”.
Nel corso della manifestazione il presidente Coppola ha conferito l’associazione onoraria ACI al direttore del Mattino Roberto Napoletano “per una narrazione di Napoli che, senza nascondere le difficoltà e gli annosi problemi della città e del Sud, sta evidenziando un cambio di passo che porta a smentire vecchi paradigmi e ad evidenziare nuove verità. E questa è la vera professione del giornalista”. “La sicurezza stradale – ha detto Napoletano – è una battaglia da vincere con la cultura delle regole per la cui affermazione bisogna fare di più”. Di qui la sua adesione al “Club dei Tifosi della Legalità”, la campagna di sensibilizzazione dell’Automobile Club Napoli sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e con la benedizione del Papa, per valorizzare la cultura del rispetto delle regole e della mobilità sicura e responsabile.