La Direzione Strategica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli realizzerà un nuovo reparto con sala di emodinamica e sala ibrida per il trattamento delle patologie cardiovascolari. Un progetto innovativo per far fronte all’aumento di malattie cardiache strutturali di natura degenerativa, che rappresentano ancora oggi le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità nel nostro Paese.
Sarà la prima sala ibrida, realizzata in Campania e nel Mezzogiorno, dedicata al trattamento di pazienti con patologie dell’apparato cardiovascolare attraverso la combinazione di tecniche di cardiologia interventistica e di chirurgia cardiaca. Si tratta di una sala operatoria (Hybrid Operating Room, OR) dotata al suo interno di apparecchiature di diagnostica per immagini e chirurgiche all’avanguardia. L’assetto strutturale e organizzativo garantisce il rispetto dei requisiti minimi di sicurezza per questo tipo di interventi e consente di completare il trattamento di patologie complesse nell’ambito di una sola seduta, con conseguenti benefici in termini di spesa sanitaria (ottimizzazione delle risorse, diminuzione dei tempi di degenza, riduzione del rischio di infezioni).
La nuova sala di emodinamica, in aggiunta, garantirà l’adeguamento delle strutture e degli strumenti -necessari allo svolgimento dell’attività routinaria del laboratorio di Cardiologia interventistica – agli standard più moderni.
“La tecnologia medicale ed ICT di ultimissima generazione aggiudicata e l’ottimizzazione degli spazi permetterà il miglioramento del lavoro dell’Heart Team dell’A.O.U. impegnati nelle nuove procedure di Cardiologia Strutturale come TAVI, LAAC e Mitraclip.” – spiega Giovanni Esposito, Direttore UOC di Cardiologia, Emodinamica, UTIC dell’AOU Federico II di Napoli, a capo dell’Heart Team dell’Azienda.
“Il Direttore Generale ha mobilitato tutte le risorse professionali dell’Azienda riuscendo, nonostante le criticità imposte dalla pandemia, a raggiungere questo obiettivo che garantirà ai pazienti cure e trattamenti all’avanguardia”, aggiunge Esposito.
Per la realizzazione del progetto, a cui hanno lavorato il servizio di ingegneria clinica, l’ufficio tecnico e la direzione sanitaria aziendale del Policlinico Federico II, l’Azienda ha scelto il dialogo competitivo quale strumento di gara, che è stata aggiudicata alla RTI GE Medical Systems SpA/Boggia srl/Getinge SpA per un importo pari ad € 2.815.609,50. Le soluzioni proposte dalle aziende aggiudicatarie sono finalizzate al miglioramento dei percorsi diagnostici, alla prevenzione e alle diagnosi precoci sui pazienti, contribuendo a migliorare la prevenzione delle malattie cardiovascolari più gravi e quindi i tempi di ospedalizzazione dei pazienti.
L’intervento complessivo si completerà entro 35 settimane ed è realizzato con i fondi della Regione Campania del programma straordinario di ammodernamento tecnologico ex art. 20 L. 67/88 II fase e con la realizzazione delle opere civili e impiantistiche interamente finanziate dalla A.O.U.