Al Trianon Viviani, «Ritornanti» di Enzo Moscato

L’attore e drammaturgo interpreta un trittico di testi, tra i suoi più significativi

Con Ritornanti, Enzo Moscato è di scena per la prima volta al Trianon Viviani, nello stesso teatro cioè che gli ispirò l’omonimo testo del 1983. La “prima” giovedì 25 gennaio prossimo, alle 21. Il noto attore, autore e regista propone questo spettacolo, da lui stesso scritto, diretto e interpretato, un trittico che mette insieme Munaciello da «Scannasurice» (1982), Rondò da «Rasoi» (1991) e Cartesiana da «Occhi gettati» (1986), cioè alcuni dei percorsi fantastici più significativi del teatro di Moscato, sempre segnati da una lingua originale, arcaica quanto modernissima.
«Il titolo sta per “ri-tornare”, “ri-percorrere”, “ri-sentire”, “ri-pronunciare” – spiega Moscato – che è l’atteggiamento che pratico di più a teatro, perché nessuna parola già detta, nessun movimento, nessun gesto, nessun respiro, già vissuti, dovrebbero venir considerati finiti, de-finiti, esautorati, morti». «Il nomadismo della ricerca non dovrebbe essere disgiunto mai dal rassicurante, naturale, portarsi appresso sempre le proprie cose, il proprio passato, le proprie masserizie, ideologiche o grammaticali – prosegue l’artista che, per l’occasione, è affiancato in scena da Giuseppe Affinito –: non per riproporli, certo, così come sono o come sono stati, bensì, al contrario, per farli agire, respirare, dibattersi, accanto o dentro un nostro spirito cambiato, e, quindi, ri-amarli».
Lo spettacolo, prodotto dalla compagnia teatrale Enzo Moscato – Casa del Contemporaneo, andrà in scena al Trianon Viviani tutti i giorni, da giovedì 25 a lunedì 29 gennaio, sempre alle 21, tranne domenica 28 gennaio, con una rappresentazione pomeridiana alle 18.
Tra i capofila della nuova drammaturgia napoletana, Moscato è considerato l’interprete di un nuovo teatro di poesia, che riconosce i suoi ascendenti non solo nei grandi autori e compositori napoletani, ma anche in Artaud, Genet, i poeti maledetti di fine secolo e Pasolini. Tra i suoi lavori Embargos (premio Ubu 1994), Rasoi (premio della Critica italiana, Biglietto d’oro Agis), Pièce noire (premio Riccione per il Teatro 1985). Al suo attivo anche quattro cd, come chansonnier/rivisitatore dell’universo canoro partenopeo e no: Embargos (1994), Cantà (2001), Hotel de l’univers (2005) e Toledo suite (2012). Rilevanti anche le sue prove nel cinema, tra cui Morte di un matematico napoletano di Mario Martone, Libera di Pappi Corsicato, Il viaggio clandestino di Raul Ruiz, I Vesuviani nell’episodio di Antonietta De Lillo, Mater Natura di Massimo Andrei. Le sue opere, da Scannasurice a Sull’ordine e il disordine dell’ex macello pubblico, sono pubblicate da Ubulibri.
Con Ritornanti di Enzo Moscato, che fa sèguito a Mal’essere di Davide Iodice, un Amleto riscritto dai maggiori rappers partenopei, il Trianon Viviani continua così l’apertura a una nuova linea di contaminazione di linguaggi e generi voluta dal direttore artistico Nino D’Angelo.
Prosegue, intanto, la possibilità di sottoscrivere un abbonamento a sette spettacoli a scelta tra questo e i prossimi undici titoli in cartellone. Gli abbonamenti possono essere acquistati presso il botteghino del teatro (aperto tutti i giorni: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 19; la domenica dalle 10 alle 14), o nelle prevendite convenzionate riportate nel sito istituzionale www.teatrotrianon.org. I prezzi partono da 85 euro.