Ancora errori e sfortuna ma il pareggio con il  Salisburgo è quasi un lasciapassare per gli ottavi

A fine gara Ancelotti non va in sala stampa per l'incontro con i giornalisti

di Marco Martone

In altre condizioni ci sarebbe da complimentarsi con il Napoli e brindare ad una qualificazione quasi blindata e che, comunque, sarebbe un risultato storico. E invece il momento del Napoli, squadra e società, continua ad essere delicato. Perché la decisione di mandare i giocatori in ritiro non è piaciuta a tecnico e squadra, perché i rapporti con la stampa restano tesi e la rinuncia alla conferenza di fine gara non ha contribuito a stemperare gli animi. I limiti e gli errori della squadra restano evidenti, in attacco con tanti, troppi gol sciupati e in difesa, dove Koulibaly ne combina un’altra delle sue regalando il rigore del vantaggio al Salisburgo. Un avvio di stagione horror per il senegalese che proprio non riesce a ritrovarsi, anche se tutto sommato la sua gara contro gli austriaci, errore iniziale a parte, non è stata insufficiente. 

Peccato, perché al netto di tutte le critiche che si possono fare ad Ancelotti e compagni, il Napoli ha giocato una gara discreta contro un avversario tosto e avrebbe certamente meritato di vincere. Vero che anche il Salisburgo ha sfiorato più volte la seconda rete, soprattutto su calcio da fermo ma sono stati gli azzurri a gettare al cento almeno cinque occasioni nitide, con Callejon (sfortunatissimo lo spagnolo che colpisce un palo clamoroso), Zielinski ma soprattutto Insigne che gioca una buona gara ma ha il torto di cercare sempre la stessa giocata. Il tiro a giro, che quando non vuole entrare sarebbe bene alternare con soluzioni diverse. 

La nota veramente positiva della serata è stata la prova di Lozano, autore del gol del pareggio e di una prestazione finalmente all’altezza della situazione. Il Napoli con il pareggio perde la testa della classifica nel girone, ora comandato dal Liverpool ma resta favoritissimo per la qualificazione agli ottavi. Basterà battere il Genk all’ultima giornata la San Paolo, a meno di imprese contro il Liverpool che potrebbero anticipare i termini della questione. Adesso, però, l’attenzione è tutta sul campionato e sulla remuntada da fare verso le posizioni Champions.