La materia grezza, viva, che palpita e sussurra parole intense, disperate e ammalianti. La percezione di un attimo capace di cambiare il corso di una vita, nel bene e nel male. Il contatto con la propria terra, con le proprie origini, che torna sempre prepotentemente a galla. Infine, la riflessione sui tempi convulsi che stiamo vivendo e sulla forza dei piccoli, grandi, gesti che abbiamo troppo a lungo sottovalutato. Tutto questo è “Antivirus”, la suggestiva mostra dellʼartista Mariella Ridda, curata dalla giornalista e critica d’arte Tiuna Notarbartolo, visitabile fino al 16 settembre al Pan – Palazzo delle Arti di Napoli.
La Onlus Premio Elsa Morante di cui Tiuna Notarbartolo è instancabile Direttore, in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione, Cultura e Turismo di Napoli e il Palazzo delle Arti, ha deciso di organizzare un’esposizione per far ammirare al pubblico, in un momento storico che ha fortemente minato la nostra socialità e il contatto con l’altro, la famosa serie degli “abbracci” della pittrice, originaria di Procida, che da anni vive a Berlino e espone in tutto il mondo.
Quaranta tele di grande forza evocativa, sollecitata dall’uso mirabile di forti contrasti cromatici, simbolo delle mille sfumature dell’animo umano, per raccontare un periodo paradossale e per riscoprire la nostra umanità.
Ma non ci sono solo gli abbracci; fra miti nostrani, sirene, donne e uomini che gridano il proprio dolore e la propria solitudine, la mostra offre il pretesto per un viaggio fantastico nelle regioni più remote del nostro cuore, quelle in cui sopravvivono per sempre le persone e le cose che abbiamo amato. Perché niente si distrugge e tutto si trasforma.
Per l’occasione, e agli abbracci che ci sono mancati durante la pandemia, Tiuna Notarbartolo ha realizzato “Il piccolo libro degli abbracciʼʼ, opera d’arte e di letteratura edita da Giammarino Editore e arricchita dalle riproduzioni delle tele di Mariella Ridda. Testi brevi, originali, che si intrecciano con le citazioni colte per dimostrare che la Bellezza e l’Amore possono ancora salvarci.
Eleonora Belfiore