Appello per l’orologio di piazza Vanvitelli

Da giorni le lancette dello storico impianto sono ferme

“ Lo storico orologio di piazza Vanvitelli, simbolo della piazza ma anche dell’intero quartiere Vomero, non segna più l’ora dei vomeresi. Infatti le sue lancette sono ferme da giorni e, nonostante le segnalazioni, gli appelli e le proteste, non si è ancora provveduto ai necessari interventi per rimetterlo in funzione. In passato era già stato segnalato il fatto che i due quadranti segnavano orari differenti per poi, più di recente, fermarsi definitivamente “. A segnalare il guasto dello storico impianto è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che lancia un accorato appello al sindaco di Napoli, Manfredi. “ L’orologio di piazza Vanvitelli – ricorda Capodanno –  fa parte degli undici orologi elettrici cittadini, con richiami allo stile Liberty,  salvatisi dalla distruzione bellica, installati quasi un secolo addietro, nelle strade e nelle piazze di Napoli. Gli altri sono quelli in via S. Lucia, in piazzetta Duca d’Aosta, al Museo, in via del Sole, in piazza Cavour, in via Filangieri, in via Mezzocannone, a Montesanto, in via Diaz e in via Duomo “.

“ Questi orologi  – puntualizza Capodanno –  facevano parte del progetto del cosiddetto “ Impianto dall’ora unica “ della città di Napoli, per il fatto che segnavano sincronicamente la stessa ora in tutti i punti nei quali erano dislocati. Progetto elaborato dall’E.A.V., Ente Autonomo Volturno , che prevedeva originariamente l’installazione di ben 500 orologi, 40 dei quali pubblici e 460 privati, da collocare nei punti più trafficati del capoluogo partenopeo. I lavori furono iniziati nel 1931, su disegni del perito industriale Giuseppe Ventura e con la fusione delle colonne in ghisa eseguita dalla fonderia di Capodimonte di Enrico Treichler. Ciascun orologio aveva una propria illuminazione particolare intorno ai quadranti, sicché era possibile leggere l’ora anche a notte inoltrata “.

“Purtroppo – continua Capodanno – nel corso dei bombardamenti dell’ultima guerra molti degli orologi pubblici già installati andarono distrutti – aggiunge Capodanno -. I restanti furono ripristinati dallo stesso E.A.V. nel 1946 ma già l’anno successivo, a ragione della mancanza di alcuni importanti pezzi di ricambio, non fu possibile consentire il funzionamento simultaneo degli orologi rimasti “.

“ Tornando all’attualità – sottolinea Capodanno – il fermo dell’orologio di piazza Vanvitelli rappresenta purtroppo l’ennesima testimonianza del lento quanto inesorabile degrado nel quale è precipitato il quartiere collinare, con particolare riguardo a tutto ciò che adorna e rende più accogliente e vivibile strade e piazze, il cosiddetto arredo urbano. Analogamente a quanto accade, solo per esemplificare, alle poche aree a verde pubblico, perlopiù in stato d’abbandono, brulle e sporche, per la carenza della necessaria quanto costante manutenzione, o alle panchine, diverse delle quali, dopo essere state vandalizzate, sono scomparse, senza essere poi ripristinate o, come si registra in questi giorni, ai lampioni stradali, a diversi dei quali sono state sottratte le lampade “.