Sembra un grande gatto maculato da accarezzare, ma Kegalla l’ultimo arrivato allo Zoo di Napoli è un maestoso leopardo femmina dello Sri Lanka, nato nel 2011. Proviene dallo Zoo De La Fleche in Francia, e si è subito ambientato nell’exhibit di Napoli, immaginato con elementi idonei alle caratteristiche della sua specie. Non a caso è sviluppato in altezza, dando la possibilità di spostarsi su tronchi e piattaforme di legno, oltre a rispecchiare le caratteristiche ambientali congeniali alla sua specie, come piante tropicali o arricchimenti faunistici per il suo benessere.
Il leopardo asiatico dello Sri Lanka, considerato come il più grande predatore dell’isola, ha mantello fulvo, ricoperto da macchie e rosette scure. Purtroppo negli anni la sua sopravvivenza è stata messa a dura prova a causa del bracconaggio, della distruzione dell’habitat e della persecuzione subita, fino a catalogarlo come specie a rischio estinzione, anche se nonostante queste minacce, l’animale risulta altamente adattabile ed è in grado di vivere nelle strette vicinanze degli insediamenti umani. Tra le sue caratteristiche in natura questo leopardo caccia come gli altri esemplari, avvicinandosi silenziosamente alla preda fino a trovarsi alla giusta distanza per compiere uno scatto di velocità, ma sempre come cacciatore solitario, ad eccezione delle femmine con i piccoli.
Una delle motivazioni di accoglienza allo Zoo di Napoli del Leopardo dello Sri Lanka, è senza dubbio la volontà di preservarne la specie, che è tra le finalità principali dello Zoo partenopeo, in linea con quelle degli altri giardini zoologici europei e mondiali, con una tutela particolare delle specie considerate a rischio di estinzione, accompagnata da un percorso didattico-educativo volto a sensibilizzare il pubblico sulle problematiche connesse alla perdita della biodiversità e alla tutela dell’ambiente. Attualmente lo Zoo di Napoli partecipa a numerosi programmi europei di conservazione (EEP-European endargered species programme), ne sono un esempio gli elefanti indiani, i siamango e le giraffe reticolate.