Il bilancio 2016 della Bcc di Napoli si caratterizza per una notevole attenzione ai progetti di crescita della città sia per iniziative di grandi dimensioni, come l’illuminazione della città di Napoli o il museo Corporea, sia per il sostegno alle piccole e piccolissime imprese. “Un modello di lavoro che ci porta a valorizzare al massimo il cosiddetto made in Naples che invita a vivere e investire nella nostra città a tutti i livelli e in tutti i settori. Evidentemente ciò è possibile perché tutti i nostri indicatori sono molto positivi: utili, numero dei soci, le sofferenze tra le più basse d’Italia e una notevole stabilità patrimoniale ci garantiscono quella fiducia per reinvestire qui tutto ciò che raccogliamo a Napoli e, inoltre, consentire investimenti importanti anche grazie al supporto del gruppo ICCREA nostro riferimento nazionale nel sistema del credito cooperativo”. Il presidente della Bcc di Napoli Amedeo Manzo illustra così il bilancio 2016 che verrà presentato ai soci in assemblea il prossimo 27 maggio. Tutti dati anche quest’anno sopra la media nazionale a partire dagli indicatori decisivi per una banca che vuol essere modello di garanzia e di solidità per i cittadini.
Il risultato lordo d’esercizio risulta di 1,6 milioni di euro (+ 97% rispetto allo scorso anno) con un risultato netto d’esercizio di 1,4 milioni (+ 93%), il rapporto sofferenze nette/impieghi del 2,15% (uno dei più bassi registrato da una banca in Italia) che prevede una copertura sofferenze del 71% (tra le più alte del sistema creditizio), la copertura delle inadempienze probabili del 36% e la copertura dei crediti deteriorati del 54%. Una fiducia confermata dall’incremento del numero dei soci che ad oggi sono 3662 ( + 3,3%) e dei clienti che sono circa 4000 (+ 7%). Il tutto con 43,3 milioni di euro di impieghi totali (+21%) e 114 milioni di impieghi accordati da società del gruppo (ICCREA) con una raccolta complessiva di 106,2 milioni (+7%), una raccolta diretta di 91 milioni (+9%). Numeri garantiti da indicatori di stabilità che non hanno eguali: CET1 Capital Ratio al 40,25% (va considerato come requisito minimo vincolante richiesto dal 2017 al 6,6%), Total Capital Ratio 40,25% (requisito minimo vincolante richiesto dal 2017 al 10,7%) e infine fondi propri pari a 15,2milioni di euro (+ 13,5%). “Come appare evidente sono dati che indicano una grande stabilità della banca che riesce a crescere in un territorio difficile ma importante come Napoli e in un periodo storico complesso sia per la crisi finanziaria sia per la recente riforma del Credito cooperativo che obbliga a una maggiore severità ed efficienza e che consentirà alla Bcc di Napoli, grazie alle ottime performance ottenute in questi anni, di essere sempre all’avanguardia anche in futuro per la capacità di unire rigore finanziario e profonda conoscenza dei protagonisti e delle idee che crescono nel territorio napoletano”, ha commentato il presidente della Banca di Credito Cooperativo Amedeo Manzo che presenterà il bilancio proprio in una delle grandi eccellenze di Napoli a Città della Scienza, sede di una delle recenti operazioni di sostegno alla città da parte di Bcc di Napoli insieme ad ICCREA per la realizzazione di Corporea, il museo del corpo umano.
In allegato una immagine del presidente della Bcc Amedeo Manzo