di Eleonora Belfiore
La XXI edizione del Napoli Comicon, che si è appena conclusa, ha visto il trionfo del fumetto ‘‘Daisyʼʼ, pubblicato dalla casa editrice Tunué per la collana Tipitondi, che da sempre investe su prodotti di qualità e di grande spessore, senza mai lasciarsi corrompere da mere strategie di marketing o da facili mode. Si tratta di un fumetto realizzato per un pubblico più giovane, ma che ha saputo conquistare anche il pubblico più maturo. Marco Barretta e Lorenza Di Sepio hanno creato un sodalizio di successo, che torna a far sognare il pubblico dopo ‘‘Procrastinationʼʼ, l’ultimo volume della serie Simple&Madama.
La formula è semplice, evocativa e brillante al contempo: Daisy, una ragazzina molto intelligente e riservata, leggendo per caso uno dei romanzi scritti dal padre, viene catturata letteralmente dal libro e trascinata in un mondo parallelo, dominato dalla magia, diventando la nuova protagonista della storia. Per uscirne, dovrà arrivare alla fine del testo e scoprire il segreto che ha indurito il cuore di unʼincantatrice assurta al trono. Al suo fianco Paglia, una sorta di spaventapasseri, e ai suoi piedi, come fedeli consigliere, due simpaticissime ciabatte rosa a forma di coniglietto, con espressioni e battute che il lettore che già segue i due artisti potrà sicuramente associare alla battibeccante coppia di ‘‘Simple&Madamaʼʼ.
Secondo Lord Acton «Il potere tende a corrompere, e il potere assoluto tende a corrompere in modo assoluto», una citazione perfetta per descrivere il villain di questo bel volume, legato a Daisy da un vincolo molto forte.
Una delle tematiche trattate, qui, in maniera rilevante è proprio il potere, ed il suo abuso.
Gli autori riescono, così, a creare un fumetto nel fumetto senza che nulla risulti forzato.
In ‘‘Daisyʼʼ non solo vi è una trama avvincente, che meritava di essere ancora di più sviluppata (e il finale aperto lascia sperare nella pubblicazione di un secondo capitolo risolutivo), ma i risvolti della storia sono imprevedibili, un elemento che lo caratterizza palesemente rispetto alla maggior parte dei fumetti concepiti per i ragazzi più piccoli, dove di solito vi è una certa ingenuità dei contenuti e dei finali, convenzionali e piatti.
Soprattutto, al centro della trama vi sono il peso della responsabilità delle proprie azioni, frutto di una lenta maturazione, e la necessità del sacrificio. Ci si interroga, dunque, come nella ‘‘Vita di Galileoʼʼ di Brecht, se sia più sventurata la terra che non ha eroi o quella che ne ha invece bisogno. Una riflessione più che mai attuale e che pone ‘‘Daisyʼʼ tra le presentazioni più riuscite del Comicon 2019.