Fondi per 52 milioni di euro, tre mesi di lavoro per un piano evacuazione, monitoraggio del territorio e segnaletica della Protezione Civile. Sono i punti salienti del decreto Campi Flegrei, discusso dal Consiglio dei Ministri a Roma. Secondo il documento il dipartimento della Protezione civile – in raccordo con la Regione Campania, la Prefettura di Napoli, gli enti e le amministrazioni territoriali interessati – entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto elabora “uno specifico piano speditivo di emergenza per il territorio interessato, basato sulle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza e contenente le procedure operative da adottare in caso di recrudescenza” delle fenomeno del bradisismo. La pianificazione sarà testata attraverso attività esercitative del servizio nazionale della Protezione civile.
Sono in totale oltre 52 milioni di euro i fondi che saranno stanziati per il piano sui Campi Flegrei. È quanto prevede la bozza del decreto che è al vaglio del consiglio dei ministri di questa sera. Quindici milioni verranno riassegnati attraverso un nuovo capitolo del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri destinato alla Protezione Civile, mentre altri 37,2 milioni arriveranno da risorse già stanziate per la prevenzione del rischio sismico.
Un “piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico” è previsto dalla bozza del decreto sui Campi Flegrei. Il piano si compone di quattro punti: uno studio di microzonazione sismica; un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata; un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica; un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture.
Diverse attività di comunicazione rivolte alla popolazione attraverso un piano di comunicazione che riguarda il potenziamento e lo sviluppo di iniziative sulla diffusione della conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di Protezione civile. Le iniziative, che avverranno anche con la partecipazione del volontariato organizzato di Protezione civile, saranno anche dedicate agli istituti scolastici, incontri periodici con la popolazione, corsi di formazione continua dei giornalisti e l’installazione sul territorio della segnaletica di Protezione civile.