Cardarelli, un ospedale al top. Ecco il padiglione G

La nuova struttura sarà sede del poliambulatorio del nosocomio principale di Napoli

(di Marco Martone)

Un ospedale che cresce, e che nel corso dei prossimi anni vedrà sorgere nuovi edifici e padiglioni. Nel corso della giornata che ha visto l’inaugurazione della padiglione G del Cardarelli, la direzione strategica del nosocomio illustrato gli altri cantieri presenti in ospedale dal padiglione con i nuovi 22 posti letto a quello della prima banca del tessuto muscolo scheletrico del Mezzogiorno dal padiglione c al tunnel l’aereo di collegamento tra gli edifici dea e CBE. Il nuovo padiglione è stato inaugurato dal direttore generale del Cardarelli Antonio d’Amore e dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, sarà sede del poliambulatorio dell’ospedale principale di Napoli. Ospiterà tutte le attività sinora svolte al Padiglione Palermo ma in spazi più ampi e confortevoli, dotati di tecnologie all’avanguardia, con 35 ambulatori dedicati a 25 diverse specialità. Aperto a tutti i cittadini tramite Cup (Centro Unico Prenotazioni) per prime visite, controlli ed esami strumentali, ha al suo interno anche una sala operatoria per piccoli interventi chirurgici. 

Il governatore della Campania si è poi soffermato, guardandolo dall’alto, sul cantiere del nuovo padiglione che sorgerà nel giugno del 2026.  I lavori sono cominciati nel giugno del 2022 per un investimento di oltre 12,64 milioni di euro fondi del progetto PNRR. Oltre 1890 metri quadrati per una struttura che ospiterà la nuova terapia intensiva. L’obiettivo è quello di decongestionare l’ospedale più grande del Mezzogiorno. Si cerca insomma di creare le condizioni migliori per garantire l’assistenza sanitaria al fabbisogno del territorio.  Una risposta unica in Italia sia per quanto riguarda le strutture che per quanto concerne le tecnologie, ha sottolineato il governatore nel corso della mattinata.  Nessuna regione in Italia, ha ribadito il presidente De Luca, sta realizzando dieci ospedali come la Campania. Un risultato ancor più straordinario, se si tiene presente che le condizioni di partenza rispetto ad altre regioni del centro nord penalizzano nettamente la Campania.