di Mariateresa Di Pastena
A Lucio Dalla, che amava follemente Napoli a tal punto da definirla una nazione, la nostra città non poteva non dedicare un luogo che simboleggiasse questo grande e reciproco Amore. È quanto accaduto, finalmente, sabato 4 marzo, giorno in cui il cantautore e musicista bolognese avrebbe compiuto ottant’anni, e quando ormai ne sono trascorsi ben undici dalla sua scomparsa. Una scomparsa che, a dire il vero, probabilmente non è mai avvenuta, perché i veri artisti, si sa, restano, come una scia, nell’aria che respiriamo, nell’eco dell’arte che ci hanno generosamente donato. E l’aria di Napoli è, indubbiamente, strapiena di arte e di passione.
E così, nella tarda mattinata di un sabato solo apparentemente grigio, le note della sua musica e la sua voce melodiosa hanno acceso comunque il sole, illuminando quello scorcio suggestivo, e cullando proprio quel mare che tante volte lui ha ammirato. Proprio alla fine di quella scalinata, che dalla banchina di Santa Lucia porta al mare, Lucio teneva ormeggiata la sua imbarcazione, e lì spesso si godeva appieno il profumo del nostro mare, chiacchierando con chiunque gli si avvicinasse, ed elogiando la nostra città ed i napoletani. L’intitolazione di queste scale ad uno degli artisti più grandi è stata fortemente voluta, per prima, dalla consigliera comunale Alessandra Clemente (che, e ci teniamo a ricordarlo sempre, è anche la fondatrice della Fondazione Silvia Ruotolo Onlus). Insieme a lei, solare e sorridente come sempre, anzi raggiante e giustamente fiera per ‘avercela fatta’ , per aver raggiunto anche quest’altro obiettivo, così desiderato, erano presenti, per rendere omaggio a Lucio Dalla e a svelare con grande commozione la targa in suo onore, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il vicesindaco Laura Lieto, il presidente del circolo nautico Savoia, Fabrizio Cattaneo, ed il presidente della Fondazione Lucio Dalla, Andrea Faccani. Tra gli artisti intervenuti, il bravissimo cantautore e musicista Enzo Gragnaniello, visibilmente emozionato, la spumeggiante ed eclettica Marisa Laurito, il grandissimo esperto di musica e conduttore Red Ronnie; tutti hanno dedicato a Lucio parole bellissime ed accorate, ricordi ed aneddoti che, oltre a ribadire naturalmente la sua genialità ed il suo indiscusso talento, ne hanno sottolineato la purezza d’ animo, l’umiltà, l’essenza semplice ed eternamente fanciullina che lo contraddistinguevano. Tantissime persone, cittadini e turisti, hanno affollato le scale, mostrando il loro grande amore per Lucio Dalla, per la sua musica e per quella sua anima di vero poeta, a volte anche irriverente, ma, come ha giustamente sottolineato Alessandra Clemente ‘”mai volgare”. “Lucio per sempre nel cuore dei napoletani che lui tanto amava e che lo amano”, ha sottolineato quest’ ultima.
“Questo è un riconoscimento ufficiale” ha affermato il sindaco ” ad un artista che con Napoli ha sempre avuto un fortissimo legame”. E noi ci chiediamo: chi potrebbe mai dimenticare la musica e le parole delle sue canzoni, colonne sonore della nostra vita? Chi potrebbe dimenticare, ad esempio, quelle di ‘Caruso”, uno dei suoi capolavori, che scrisse nello stesso hotel di Sorrento in cui aveva soggiornato proprio il grande tenore Enrico Caruso? La verità, caro Lucio, è che noi napoletani ti saremo eternamente grati, e che, fieri dello sguardo curioso, attento, appassionato con cui ci hai sempre guardati, ti immaginiamo ancora qui, con la tua voce ed il tuo sorriso rimasti per sempre attraccati a quel porticciolo. La verità è che tra te e noi, Lucio, c’ è una catena, ormai… E noi, quaggiu’, a Napoli, dove il mare luccica, ti vogliamo bene. Ma tanto tanto bene, sai.