Con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il direttore della Reggia di Caserta Tiziana Maffei ha dato il via al percorso di valorizzazione di Luigi Vanvitelli e della sua eredità in occasione dei 250 anni dalla morte del Maestro. Sono intervenuti Carlo Marino, sindaco della Città di Caserta; Bruno Discepolo, assessore al Governo del Territorio e Urbanistica – Regione Campania; Sergio Locoratolo, coordinatore Politiche Culturali – Comune di Napoli; Chiara Biondi, assessore alla Cultura – Regione Marche; Lucia Monaco, delegata alla Terza Missione Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli; Alessandro Castagnaro, delegato per le Celebrazioni Vanvitelliane Università degli Studi di Napoli Federico II; Renata Della Morte, coordinatore CdS in Ingegneria Civile Università degli Studi di Napoli Parthenope; Luca Cerchiai, direttore del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale Università degli Studi di Salerno; Antonio Palma, presidente Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato; Luigi La Rocca, direttore Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio – MiC
Il 2023 è l’anno commemorativo della morte del grande Maestro avvenuta a Caserta il I marzo 1773. La Reggia di Caserta, Istituto del MiC, è promotore, in collaborazione con il Comune di Caserta, di un articolato progetto interistituzionale e interregionale che ha lo scopo di dare nuovo impulso alla conoscenza non solo della storia di Vanvitelli, ma dell’impegno e della peculiarità del suo linguaggio espresso sia nelle numerose opere presenti sul territorio nazionale, sia nell’influenza internazionale che ebbe attraverso i suoi allievi.
Le celebrazioni vanvitelliane sono un’iniziativa corale e collettiva. Vanvitelli, che ha disseminato la sua genialità sul territorio italiano, è patrimonio, materiale e immateriale, nazionale e, in tal senso, le iniziative a lui dedicate cingono in un unico programma eredità, paesaggio culturale e cooperazione. La Reggia di Caserta, senza dubbio, è Vanvitelli ma Vanvitelli non è esclusivamente la Reggia di Caserta. La sua grandezza merita oggi di essere riconosciuta come architetto prima pontificio e poi reale, ma soprattutto come professionista capace di gestire più cantieri contemporaneamente e di creare una tendenza di stile attraverso la sua cerchia di collaboratori.
Il programma, che sarà ulteriormente integrato da iniziative in fase di definizione , prevede attività diffuse lungo lo Stivale. Il 1° marzo, la data di inaugurazione delle celebrazioni, sarà segnato da un’apertura straordinaria serale del Museo con il nuovo allestimento permanente delle Sale vanvitelliane degli Appartamenti Reali. Già dal 28 febbraio, tuttavia, l’Università Federico II, organizzerà le “Giornate internazionali di studio di Storia dell’architettura Luigi Vanvitelli: il linguaggio e la tecnica”. A seguire il Comune di Caserta presenterà lo spettacolo “Astronomia al tempo di Vanvitelli” al Planetario di Caserta e “Vanvitelli alla corte vescovile”, apertura straordinaria e visite guidate all’antico palazzo vescovile a Falciano di Caserta. Nella direzione di favorire i linguaggi dell’arte contemporanea, l’Ente di palazzo Castropignano prevede di realizzare una residenza di artisti finalizzata alla produzione di opere d’arte ispirate ai luoghi vanvitelliani e all’eredità del Maestro e allineerà ad essa una serie di iniziative; l’Università Vanvitelli terrà una serie di lezioni e seminari, una tavola rotonda sul tema “La memoria di Luigi Vanvitelli in Terra di lavoro: opere, funzioni e valorizzazione” a cura del Dipartimento di Lettere e Beni culturali. Lo stesso Ateneo dedicherà una maratona all’architetto con il progetto Running Vanvitelli e la Winter school “Patrimonio del futuro. Luigi Vanvitelli”; l’Università degli Studi Parthenope ha attivato per l’anno accademico 2022-23 un percorso formativo PCTO dal titolo: “L’Acquedotto Carolino, storia, architettura, ingegneria e ambiente” e sta progettando una Summer School sui temi dell’economia e dell’ingegneria, a partire dal caso dell’acquedotto carolino; alla Mole vanvitelliana di Ancona, sede del Museo statale Omero, si terrà il convegno internazionale di studi “Luigi Vanvitelli, il maestro e la sua eredità 1773-2023”; gli istituti scolastici della Campania saranno coinvolti in progetti di educazione al patrimonio; i territori di Caserta, Capua, Bucciano, Durazzano, Valle di Maddaloni, Sant’Agata de Goti, Aversa, Benevento, Napoli, Bacoli e Ercolano saranno interessati da iniziative realizzate da associazioni e operatori del terzo settore; ad Apricena, in provincia di Foggia, si terranno workshop e conferenze, con particolare riguardo al tema delle pietre utilizzate per la costruzione della Reggia; l’Archivio di Stato di Napoli, l’Accademia Nazionale di San Luca, la Direzione Regionale Musei delle Marche, Direzione Musei Statali Roma, Società di Storia Patria Terra di lavoro, Biblioteca Nazionale di Napoli organizzeranno un ciclo di mostre sui patrimoni documentari dei singoli istituti. Nel corso dell’anno delle celebrazioni, inoltre, ci sarà l’inaugurazione dei nuovi spazi espositivi della grande Galleria della Reggia di Caserta con mostra “I luoghi di Vanvitelli in Italia. Eredità, fotografia e paesaggio” e campagna fotografica di Luciano Romano e Luciano d’Inverno. Chiuderà le celebrazioni, il 1° marzo 2024 alla Reggia di Caserta, il convegno di studi “L’eredita del Maestro: la Reggia Di Caserta”.
Le celebrazioni vanvitelliane saranno anche occasione per due importanti iniziative di rilievo nazionale: l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato emetterà monete, in oro e in argento, dedicate all’evento; verrà realizzato un volume speciale dedicato alla Reggia di Caserta per la collana “Palazzi d’Italia” della Treccani.
Oggi, intanto, per l’occasione, lo Scalone reale della Reggia di Caserta è tornato a risuonare di musiche per archi e fiati. In epoca borbonica, infatti, musicisti nascosti nella doppia volta ellittica che copre l’immenso scalone accoglievano trionfalmente il corteo reale. L’ingegnosa “cassa armonica” creata dall’architetto a supporto della visione unitaria delle arti nella quale far fondere ingegneria, architettura, pittura, scultura e musica, grazie al nuovo sofisticato impianto audio che riproduce la studiata selezione di brani di artisti settecenteschi, consente al visitatore di rivivere le suggestive atmosfere dell’epoca.
“L’impegno maggiore per la Reggia di Caserta – ha detto il direttore Tiziana Maffei – è valorizzare il Complesso vanvitelliano, la sua struttura e i suoi spazi, in tutte le possibili sfaccettature e componenti. Grazie al piano commissariale, con l’assegnazione degli ambienti dismessi da altre Istituzioni, e al riconoscimento di Museo autonomo possiamo operare concretamente per rileggere il segno e il pensiero di Vanvitelli e riconoscere i valori di una committenza visionaria per restituire la complessità culturale di questa straordinaria opera. Per noi il 2023 è l’anno per completare e proseguire interventi importanti di restauro e adeguamento funzionale di luoghi chiave del complesso, dalla Grande Galleria, al Teatro, alla scala elicoidale, alle sale di rappresentanza. Un’operazione impegnativa ma necessaria per superare e rimuovere la fase di trasformazioni e destinazioni inopportune e poco rispettose della grandiosità del manufatto riconsegnando all’opera del Maestro la sua vera Meraviglia. Come istituto di cultura, grande attrattore internazionale, promuoviamo la condivisione del sapere, siamo portavoce e sostenitori di un ampio progetto che possa valorizzare anche altre istituzioni sul territorio italiano. Il genio di Vanvitelli e la sua eredità vanno ben oltre l’immaginario collettivo. Proveremo in questo lavoro comune a dare a ciò l’evidenza che merita”.
“Vanvitelli ha influenzato lo sviluppo dell’architettura europea. Era, allo stesso tempo, un uomo del fare e un genio. Ha creato una tendenza di stile che si è protratta oltre la sua esistenza. In quest’anno di commemorazione che avrà il suo culmine il primo marzo, è giusto ricordarlo qui da Caserta, dove ha creato un’opera unica nella storia dell’arte e dell’architettura”, ha dichiarato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Le celebrazioni saranno comunicate anche attraverso l’identità visiva coordinata, ideata con il Dipartimento di Architettura e Disegno industriale dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.