Chiaia, l’eterna lotta tra relax e movida

Da molti anni tra residenti e gestori dei locali della zona non c’è pace

(di Marco Martone) 

È una diatriba continua, una sorta di guerra tra le parti, se questo termine non fosse del tutto improprio in un momento storico così drammatico per il mondo intero. Certo è che tra residenti e gestori dei locali della zona di Chiaia, non c’è pace. E di mezzo ci sono i provvedimenti palliativi dell’amministrazione comunale, che non riesce in alcun modo, se non attraverso ipotesi di progetti e promesse, a risolvere la questione ormai antica della movida notturna. L’ultimo caso che ha sollevato le proteste dei cittadini del quartiere si è verificato ieri, con la interdizione al traffico, di fatto una vera e propria chiusura, di via Alabardieri. Il tutto per consentire lo svolgimento di una festa, autorizzata, in occasione della ricorrenza di San Patrizio. Folla e brindisi per un party ispirato ad una tradizione irlandese, che sta prendendo piede da qualche anno anche in Italia, proprio come accaduto con Halloween. L’ira degli abitanti non si è fatta attendere. Ed ora oltre 300 residenti si schierano hanno deciso di presentare opposizione al ricorso al Tar dei locali contro l’ordinanza sulla movida. Un provvedimento che pur non risolvendo le criticità di vivibilità della zona, sostengono gli abitanti di Chiaia, rappresenta un importante punto di partenza per arrivare ad un regolamento che tenga conto dei diritti di chi vive in queste zone.