L’arte orafa abruzzese diventa indelebile sulla pelle delle campionesse mondiali di pattinaggio. Dopo la vittoria iridata agli ultimi mondiali, le atlete azzurre di pattinaggio sincronizzato si sono tatuate un gioiello nato a Roccaraso. È il Pattinamore, un monile ideato e realizzato da Franco Coccopalmeri e che oggi è un oggetto di culto nel mondo degli skater. Infatti sia nella versione a rotelle e che in quella su ghiaccio, il gioiello è stato talmente apprezzato che in passato è stato il premio di varie edizioni di Campionati Italiani di Pattinaggio Artistico a Rotelle sia a Roccaraso che a Firenze dove è stato presentato ufficialmente al Mandela Forum.
“Per le manifestazioni di rilievo” dichiara Coccopalmeri “ho realizzato delle versioni più preziose ed elaborate, mentre lascio alla produzione ordinaria una versione più essenziale. Si chiama Pattinamore perché rappresenta la passione per il pattinaggio e infatti si tratta di un pattino a forma di cuore con le rotelle o con la lama, a seconda della disciplina”.
Le linee eleganti e significative del gioiello sono state così apprezzate dalla squadra campione del mondo di pattinaggio artistico a rotelle, la Sincro Roller di Calderara (Bologna), che le atlete, la presidente Donatella Venturi e le allenatrici Barbara Calzolari e Michela Corticelli hanno deciso di renderlo indelebile sulla loro pelle. La Sincro Roller è stata la prima squadra italiana a salire sul gradino più alto del podio iridato e vanta una lunga serie di successi che la posiziona al vertice internazionale della disciplina sia nelle categorie senior che nelle categorie giovanili. Nell’ultima edizione dei mondiali svoltisi in autunno a Novara, la vittoria della squadra femminile nella specialità pattinaggio sincronizzato è stata un’affermazione importante per lo sport italiano.
“In occasione del titolo conquistato” spiega Barbara Calzolari “abbiamo celebrato la vittoria con la cosa che rappresenta il nostro amore per questo sport. Noi tutte avevamo già il Pattinamore come ciondolo e c’era stato un apprezzamento unanime per quest’opera così significativa. Disegnarlo sulla nostra pelle è stato un sigillo definitivo per ciò che facciamo con grande passione. Nei mesi successivi il tatuaggio lo hanno fatto anche le ragazze della squadra a cominciare dal capitano che lo ha fatto sul piede”.
“Mi sono innamorata del gioiello appena l’ho visto” spiega Micaela Orlandi, capitano della squadra e veterana del pattinaggio sincronizzato “e l’idea di tatuarlo sulla mia pelle, assieme alla data della vittoria al mondiale, è stata la consacrazione di un percorso che è cominciato anni fa. Ho partecipato a svariate edizioni del mondiale e vincerlo proprio in Italia è stata una gioia immensa. Forse lo avrei fatto lo stesso, ma l’occasione della medaglia d’oro ha dato un valore aggiunto alla passione per questo sport”.