Danilo Brugia: «Napoli è nel mio cuore!»

(di Mariateresa Di Pastena)

L’ex giovanissimo Carramba boy, l’attuale e bravissimo attore Danilo Brugia, che nel 2000 brillava per la sua avvenenza nell’indimenticabile trasmissione televisiva di  Raffaella Carrà, da allora ne ha fatta di strada! Cantante, attore, doppiatore, diventato popolare interpretando, dopo qualche anno, il ruolo di Stefano della Rocca nella seguitissima soap opera di canale 5 ‘Centovetrine’, ha poi proseguito nel cinema, in teatro,  in radio e in tv, dove è stato protagonista anche di “Le tre Rose di Eva”.  Oltre a mostrare il suo talento in tante esperienze teatrali e in numerose serie televisive di successo,  nel 2012 ha partecipato a “Tale e quale show” di Carlo Conti, dove si è distinto ancora una volta per la sua ecletticità.  Occhi e fisico da principe azzurro, dalla voce profonda e seducente, è diventato da poco e per la terza volta un orgoglioso papà: il suo ultimo figlio ha una mamma ed un nonno napoletani doc, rispettivamente, Alessia Izzo, regista, e il bravissimo ed esilarante attore Biagio Izzo. Brugia è stato diretto in teatro recentemente proprio da Alessia Izzo in “Tre cuori in affitto” e “VariETA’ Romane”, insieme all’amico e collega Paciullo, con il quale condivide anche  il programma radiofonico “VIpiace” su Radio Crik Crok. Ultimamente, Brugia, è stato uno dei  giurati alla finale del concorso “Miss Europe Continental”, del patron napoletano Alberto Cerqua, tenutasi proprio  qui a Napoli.

Che rapporto hai con Napoli?

Ho avuto sempre un rapporto splendido, perché ho sempre amato questa città, ma da qualche anno è entrata ancora di più nel mio cuore, perché  ho una compagna napoletana,  Alessia Izzo, figlia di Biagio Izzo. Tra me e Napoli, comunque, è stato amore a prima vista, e continuerà ad essere così, anche perché è una città meravigliosa e non potrebbe essere altrimenti…

Com’è iniziata la tua carriera?

Proprio con un concorso di bellezza, “Miss e Mister 96, che andava in onda su Canale 5, condotto da Gerry Scotti e Natalia Estrada,  dove c’erano varie prove con sfilate, ma anche di prestanza fisica. Naturalmente, poi, proprio come è successo a me, questo genere di concorsi e quel percorso devono essere poi corroborati e supportati da tanto impegno, dallo studio e dalla voglia di migliorarsi. Soprattutto, non bisogna mai pensare che possa bastare solo la bellezza per fare carriera, a meno che non si voglia rimanere solo nel campo della moda.

A volte, per uno stupido, e spesso troppo ‘comodo’ pregiudizio, purtroppo duro a morire, alcuni danno per scontata l’equazione “bellezza  = superficialità…”. Almeno nei confronti delle donne…

Spesso vale anche per gli uomini. Quando ero ancora più giovane, mi sentivo dire che ero troppo bello, e davano per scontato che non avessi altro. La colpa, però, a volte, è anche del sistema che dà troppo spazio alla bellezza di alcuni  uomini e donne che non hanno poi materiale artistico per poter proseguire la loro carriera e puntano solo sull’aspetto fisico.. Invece, questa non è la regola, ma un’eccezione…

Che cosa deve avere una donna per piacerti?

Il fascino, l’intelligenza, e soprattutto la capacità di saper attirare un uomo proprio grazie a queste qualità.