di Marco Martone
Pallone, guantoni da portiere e una bella pergamena in bacheca, con tanto di “Tocco”, che per una volta non è quello di un attaccante pericoloso in area di rigore ma il copricapo tradizionalmente usato per i neo laureati. La storia è di quelle che va raccontata, perché se è vero che nel mondo del calcio non mancano i laureati, con tanto di bacio accademico, la novità, questa volta, sta nel titolo e nella specializzazione. Perché Danilo Russo, portiere della Juve Stabia, è il primo calciatore ad essersi laureato in “Calcio”. L’Università Telematica San Raffaele Roma mette così a segno un gol storico, con la prima seduta di laurea in una disciplina che fa sognare milioni di ragazzini e che ora è anche materia di studio. Il primo corso universitario specializzato, nato come indirizzo della facoltà di Scienze motorie, è stato istituito tre anni fa nella capitale, presso la sede di via di Valcannuta, in collaborazione con l’Aic – Associazione italiana calciatori – patrocinato tra gli altri dalla FIGC e dal CONI.
Nell’anno accademico 2018-2019 risultano iscritti 532 studenti, a cui si aggiungono circa 150 matricole di quest’anno. La seduta di laurea è un avvenimento che segna la storia dell’università e dello sport più amato al mondo, il calcio, un fenomeno tecnico, sociale e manageriale che va ben oltre le capacità atletiche di chi scende in campo. Tra i primi laureati c’è proprio il calciatore stabiese, con una tesi su: “Il portiere moderno: ruolo traumatologia e prevenzione”. “Sono molto emozionato e contento di aver scelto questo corso di laurea che ha attirato la mia attenzione sin dall’inizio. È un percorso formativo importante per uno sportivo – dice il giocatore – anche per incanalare e razionalizzare ciò che si conosce dello sport, approfondire la materia, al fine di essere più consapevoli di ciò che si fa quando si va in campo. Ringrazio l’Università San Raffaele e la Juve Stabia”. “Un giorno importante – dice il rettore dell’Università Telematica San Raffaele Roma, Enrico Garaci – non solo per il nostro Ateneo. Tre anni fa abbiamo scommesso su questo curriculum veramente innovativo, il primo in Italia, e possiamo ben a ragione esprimere la nostra soddisfazione con i complimenti ai nostri studenti primi Laureati”. E allora, tanti auguri dottore! Guantoni, pallone e il “Tocco” in testa, per un volo d’angelo all’incrocio dei pali, tra sport e cultura.