Si terrà venerdì 6 dicembre all’Università Suor Orsola Benincasa, con inizio alle 10,15 e termine intorno alle 13,00, un confronto con il ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Francesco Boccia sul tema del regionalismo differenziato.
Il dibattito, organizzato dalla Scuola di Governo del Territorio istituita in seno al Consorzio universitario Promos Ricerche, riguarda una delle questioni al centro dell’agenda politica del Governo. Solo pochi giorni fa il ministro Boccia ha fatto circolare una nuova bozza di legge quadro – probabilmente da collegare alla Legge di Bilancio – finalizzata a superare le richieste avanzate a suo tempo dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, nonché la bozza elaborata dal precedente ministro ed anche alcune intese che erano state elaborate nel corso del precedente Governo. Il tema, come è noto, è estremamente delicato. Si tratta infatti di dare attuazione all’articolo 116 della Costituzione che prevede la possibilità che vengano attribuite alle regioni a statuto ordinario ulteriori competenze su ben 23 materie.
Il dibattito, organizzato dalla Scuola di Governo del Territorio istituita in seno al Consorzio universitario Promos Ricerche, riguarda una delle questioni al centro dell’agenda politica del Governo. Solo pochi giorni fa il ministro Boccia ha fatto circolare una nuova bozza di legge quadro – probabilmente da collegare alla Legge di Bilancio – finalizzata a superare le richieste avanzate a suo tempo dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, nonché la bozza elaborata dal precedente ministro ed anche alcune intese che erano state elaborate nel corso del precedente Governo. Il tema, come è noto, è estremamente delicato. Si tratta infatti di dare attuazione all’articolo 116 della Costituzione che prevede la possibilità che vengano attribuite alle regioni a statuto ordinario ulteriori competenze su ben 23 materie.
A partire da questo dettato, le regioni Veneto e Lombardia avevano avanzato richieste di grande portata, proponendo di sottrarre rilevanti spazi di azione allo Stato, tra cui ad esempio l’istruzione, ed anche chiedendo che larga parte delle entrate fiscali (il cosiddetto residuo fiscale) restassero sui territori regionali.
Come osserva il Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa Lucio d’Alessandro, “la bozza Boccia riconduce l’intera delicata tematica in un orizzonte attuativo ben più attento agli equilibri tra le regioni e al rispetto dei principi perequativi tanto espliciti nella Carta Costituzionale. Dovrebbe però restare ferma la necessità di una ampia discussione parlamentare e nel Paese, che non investa solo il Governo e le regioni richiedenti, ma che coinvolga il più possibile i cittadini per le ricadute che l’applicazione dell’articolo 116 può avere sulla Costituzione materiale del Paese”.
Nel presentare il dibattito, il Direttore della Scuola di Governo del Territorio Riccardo Realfonzo ha sostenuto che “nella bozza Boccia sono presenti una serie di passaggi che opportunamente si muovono verso una attuazione del regionalismo differenziato maggiormente in linea con l’intero dettato costituzionale. Restano però una serie di passaggi da valutare con grande attenzione, relativi alla questione della distribuzione delle risorse tra le regioni e alla definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni, previsti dall’articolo 117 della Costituzione, che dovrebbero essere garantiti a tutti i cittadini in qualunque territorio dello Stato. La preoccupazione è che il regionalismo differenziato possa accrescere ulteriormente i divari territoriali”.
Al dibattito interverranno, oltre al Ministro Boccia, al Rettore d’Alessandro e al Direttore Realfonzo, anche il Consigliere dello Stato Sergio De Felice e i professori Tommaso Edoardo Frosini e Carlo Iannello. Modererà il giornalista Ottavio Ragone e sono stati invitati i Rettori delle Università della Campania.