di Marco Martone
Troppa sfortuna, troppi errori difensivi, troppe scelte arbitrali dubbie e quella mancanza di cattiveria che costringe, ancora una volta, a lasciare per strada punti pesantissimi in un campionato che rischia di essere quello del rimpianto, soprattutto in chiave secondo posto. Il 2-2 con il Sassuolo si spiega così. Il Napoli avrebbe meritato di vicere, non c’è dubbio, ma avrebbe anche potuto perderla e poco ci è mancato, visto che il gol del pareggio, del redivivo Milik, è giunto a una manciata di minuti dalla fine, quando Di Francesco e soci stavano già brindando alla insperata vittoria.
Ancora una partita a due volti per gli azzurri, incapaci di rendersi pericolosi nei primi ’45, così come accaduto contro l’Udinese e tremendamente sciuponi nel secondo tempo, quando gli errori gravissimi di Hamsik e dell’intera difesa, in occasione dei gol nero-verdi, hanno condizionato la partita e il risultato.
Il Napoli era passato in vantaggio con il solito Mertens, grazie a un colpo di testa su spiovente dalla destra di Callejon. Poi il regalo del capitano con un retropassaggio scellerato verso l’incolpevole Reina. Errore che si è aggiunto a una prestazione opaca da parte di Marek, mai veramente in partita. In precedenza l’arbitro Damato (quello di Genoa) aveva negato un rigore abbastanza evidente per un fallo su Mertens.
Sull’1-1 le occasioni migliori le ha avute la squadra di Sarri, che ha colpito due legni clamorosi, con Mertens su punizione e con Insigne. Sfortuna ed errori, si diceva, compreso quello del tecnico che manda in campo Milik con colpevole ritardo e che non si avvede di un Hamsik che gira a vuoto e lo lascia in campo per 90 minuti.
E così arriva anche il gol beffa del Sassuolo. Per fortuna alla fine Milik rimette le cose a posto ma il pareggio non basta al Napoli per superare la Roma e dare seguito a una rincorsa che ora si fa più difficile, per il secondo posto. Tutto dipenderà dalle prossime sfide. Inter, Cagliari per il Napoli. Lazio e Milan per i giallorossi, impegnati intanto lunedì nella trasferta non proibitiva di Pescara.