Il Coronavirus si è abbattuto come una bomba, in Italia e nel mondo, creando una voragine dal punto di vista economico senza pari. I danni del virus all’economia italiana e mondiale ormai sono noti, con una recessione destinata a continuare fino al 2021. Tutti i settori sono stati colpiti, con altri che hanno sofferto il colpo molto di più. Tra questi spicca il mondo del gioco d’azzardo, fisico ma anche online, che sta pagando uno scotto clamoroso ancora oggi, in piena Fase 3. Si sta provando a rialzare la testa lentamente ma le stime, fatte da specialisti del settore come quelli del gruppo di H2 Gambling Capital, non fanno pensare a niente di buono. Dall’analisi del gruppo poco citato è stato fatto il punto sugli effetti dell’emergenza Covid-19 sul gioco.
Anzitutto sono state prese in analisi tutte le chiusure che, da regione a regione, hanno imbavagliato tutto il mondo. Allargando la prospettiva sono state analizzate le conseguenze della riapertura dei mercati del gioco d’azzardo terrestri in tutto il globo. Oggi come oggi il 73.5% dei mercati di gioco d’azzardo in tutto il mondo ha riaperto i battenti: si tratta dell’83.7% del valore di mercato totale. Retrodatando l’analisi come hanno fatto dai vertici di H2, si è potuto comprendere anche il reale valore del cambiamento su base regionale. Sono al momento circa 359 miliardi di dollari la previsione di fatturato del gioco globale in vista della fine del 2020. Si tratta di meno del 24.1% delle previsioni antecedenti alla crisi.
In quale settimana il mercato mondiale ha toccato il suo punto più basso? Nella settimana del 6 aprile 2020: a chiudere, in quel preciso momento, è stato il 68% di tutti i mercati del globo, pari al 63.4% del valore di mercato. L’operatività è tornata in Europa, Asia e Nord America, i mercati più ricchi del momento, che possiedono al momento rispettivamente l’88%, l’87,3% e l’85,1% del valore totale. Fermi invece i mercati di Africa e America Latina, rispettivamente al 13,7% e l’11,4%. Chi meno ha sofferto delle misure di contenimento introdotte per contrastare il contagio da Covid-19 è il mondo delle lotterie. In molti paesi si è continuato a giocare. Il punto più basso si è registrato ancora una volta ad aprile, quando era chiuso il 22% del mercato. Ad oggi, chiuso risulta solo l’8%. Casinò, sale bingo, macchine fisiche di gioco, sono stati i rami del settore più colpiti con oltre l’83.4% del mercato chiuso in pieno lockdown.
Il mondo del gioco ha sofferto una chiusura lunga venti settimane e molti Paesi del mondo, soprattutto nella parte Occidentale, solo ora stanno riaprendo bottega. Il che va a discapito dell’economia del settore, gravemente colpita. Il tasso attuale di ripresa, secondo le analisi di settore, insieme alle ipotesi di riapertura dei mercati ancora oggi chiusi portano ad una conclusione durissima: il mercato del gioco mondiale potrà tornare al 100% soltanto tra qualche mese, al di là di qualche lieve abbaglio. Se ne riparlerà, probabilmente, verso la fine dell’anno in corso, nel mese di novembre.
*Pubblicato sul blog Gaming Report