Dieci associazioni tutte legate con scopi diversi all’ambiente ed al mare, si sono riunite, su intenti comuni ed in modo trasversale, per salvaguardare “la risorsa mare”. Scopo comune delle associazioni è di monitorare lo stato del mare dell’isola di Capri, che al momento non gode di ottima salute. Una tendenza al peggioramento che aumenta di anno in anno e che solo attraverso la realizzazione di un’Area Marina protetta potrebbe arginarsi.
Partendo da queste basi, consapevoli che è necessario un confronto continuo su queste problematiche, per mantenere alta l’attenzione dell’intera comunità, si è giunti a questa condivisione di intenti tra le varie associazioni aderenti: Arci Pesca Fisa, Asic Capri, Capri Sommersa, Capriamoci, Chi Ama Capri, FIOPS, L’Amo di Capri, Legambiente, Marevivo, Marina di Capri e Yacth Club, creando un “Tavolo del Mare” periodico e perpetuo, dove discutere con le amministrazioni comunali e le autorità competenti, su tutte le problematiche, cercando di proporre rimedi anche con gli strumenti normativi a disposizione.Il tutto con la massima trasparenza e condivisione, con l’intento di coinvolgere anche il Ministero dell’Ambiente, sollecitando la tanta attesa Area Marina Protetta dell’Isola di Capri.
Le associazioni promotrici del “Tavolo del Mare”si sono poste comeobiettivo, pertanto, quello di :
- Salvaguardare l’ambiente dell’isola di Capri, incentivandone la fruizione turistica sostenibile;
- Accelerare la macchina amministrativa per l’istituzione dell’Area Marina Protetta di Capri;
- Aiutare dove possibile la futura AMP, divenendo strumento di supporto per la stessa, salvaguardandola e divulgandola;
- Rafforzare ed incrementare il rispetto delle normative vigenti in mare e nell’ambiente in genere;
- Salvaguardare e tutelare il fragile equilibrio degli ambienti costieri e marini ormai fortemente minaccianti;
- Essere di aiuto e supporto alle autorità competenti;
- Promuovere interventi che riducano e regolamentino il traffico costiero dell’isola;
- Attuare ogni iniziativa al fine di ridurre la velocità, che è divenuta una vera piaga del turismo in mare.