Il Parco Archeologico di Ercolano lancia un messaggio di resilienza e trasforma il delicato momento dell’emergenza sanitaria in occasione di progettualità e di lavoro condiviso verso il rilancio. Parte una nuova fase della vita del Parco, completamente basata sulla connessione e sulla partecipazione. I punti chiave sono: la nuova programmazione pluriennale e le strategie di conservazione, tutela, valorizzazione. La nuova offerta al pubblico, giocata in un bilanciamento ed integrazione tra reale e virtuale e completamente orientata a potenziare la partecipazione, il coinvolgimento, l’interazione. Una nuova identità visiva, per sottolineare anche simbolicamente il processo di conoscenza condotto.
Il Parco Archeologico di Ercolano, autonomo dal 2016, ha il compito di diffondere i valori culturali che lo rendono unico e la mission Unesco. L’istituto interpreta questa sfida con la ricerca, l’analisi e la condivisione dei valori identitari. Questo processo si è basato sulla costruzione di una comunità e sulle connessioni con il territorio. Il nuovo approccio aveva bisogno anche di una rappresentazione visiva che rendesse immediatamente riconoscibili e trasmissibili i valori culturali e possibilmente li potenziasse. La scelta simbolica si è orientata verso Ercole, eroe che dà il nome alla città, con particolare riferimento ad uno dei suoi attributi, il nodo con il quale si allacciava al collo la pelle del leone di Nemea, che acquisisce un senso speciale: il nodo per collegare la città antica e quella moderna, il Parco e il territorio, il passato e il futuro, il mare e il Vesuvio, la ricerca e la valorizzazione.
I valori di forza e resilienza vogliono dunque interpretare il momento delicato che viviamo, offrendo un messaggio positivo di spinta verso una graduale ripartenza secondo prospettive rinnovate: tutti insieme, con il territorio, con i visitatori, i ricercatori, le istituzioni, che nei valori del Parco si riconoscono e si identificano.
“Il Parco lavora lungo due binari: tutela e valorizzazione. In merito alla valorizzazione, abbiamo interpretato questo momento di difficoltà a causa del Covid quale occasione per costruire su basi rinnovate la ripresa e negli scorsi mesi abbiamo lanciato un processo condiviso sulle radici identitarie del Parco Archeologico di Ercolano – dichiara il direttore Francesco Sirano – in parallelo ai programmi volti alla conservazione del patrimonio, alla conoscenza, ad azioni di integrazione con il territorio attraverso connessioni e reti. Questo lavoro, che si è molto giovato di quanto da anni impostato dai colleghi HCP, ci ha aiutato a costruire su solide basi la definizione di un nuovo programma pluriennale e di una nuova identità visiva ispirata ad Ercole. Il percorso proseguirà nei prossimi mesi con tante importanti novità nel segno dell’apertura e della partecipazione”.