I paesaggi italiani, oltre a essere ambienti di vita quotidiana, sono uno straordinario elemento identitario, capace di contribuire alla creazione di una coscienza civica diffusa e al benessere dei territori e dei loro abitanti. Sono la parte più estesa e compiuta del patrimonio culturale del nostro Paese: alla loro definizione concorrono da un lato l’insieme delle componenti naturali e degli elementi antropici che li caratterizzano e dall’altro la percezione che di essi ha la popolazione. Promuovere e diffondere la loro conoscenza e il loro valore storico, culturale, ambientale e sociale sono azioni fondamentali per rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini e per stimolare un loro coinvolgimento attivo nella tutela dei beni comuni. E proprio in quest’ottica domenica 15 settembre 2019 il FAI – Fondo Ambiente Italiano, coerentemente con la sua missione, organizza in collaborazione con Fondazione Zegna la sesta edizione della “Giornata del Panorama”, evento dedicato all’osservazione attenta e consapevole del paesaggio.
Protagonisti della manifestazione saranno gli affascinanti panorami che si godono da sei Beni del FAI – Castello e Parco di Masino a Caravino (TO), Villa Flecchia e Collezione Enrico a Magnano (BI), Podere Case Lovara a Punta Mesco, Levanto (SP), Bosco di San Francesco ad Assisi (PG), Baia di Ieranto a Massa Lubrense (NA) e Saline Conti Vecchi ad Assemini (CA) – a cui si aggiunge l’Oasi Zegna a Trivero (BI), imponente progetto di valorizzazione ambientale e sociale voluto da Ermenegildo Zegna e patrocinato dal FAI. Sette paesaggi italiani, ciascuno con caratteristiche e peculiarità uniche, che verranno svelati in tutta la loro grandiosità e bellezza grazie a numerose attività e agli itinerari speciali proposti, pensati appositamente per far spaziare lo sguardo dei visitatori tra panorami vicini e lontani, tra scenari forestali e mare, tra monti e isole, tra città e saline, tra terreni coltivati e formazioni geologiche.
Tre gli appuntamenti piemontesi in programma. Quello al Castello e Parco di Masino, in collaborazione con l’Ecomuseo AMI, permetterà – dalle ore 10 alle 18 – di approfondire la conoscenza dell’Anfiteatro Morenico della Serra di Ivrea, formazione geologica tra le più grandi in Europa e unica nel suo genere: alle ore 11.30, 15 e 16.30 il pubblico, guidato da esperti, sarà invitato ad affacciarsi dalla balconata a ferro di cavallo del Castello – conosciuto fin dall’antichità come il “belvedere del Canavese” – e ad apprezzare “da lontano” la morfologia e la storia sociale del paesaggio, a partire dalla descrizione della sua composizione geologica fino al racconto della vita degli “sternighin”, artigiani che custodiscono l’arte della posa delle pietre sul manto stradale. Alle ore 10.30, 14.30 e 16 ci sarà invece spazio per uno sguardo più “da vicino” grazie a un percorso nel Parco storico del Castello, a cura del capo giardiniere, che ne spiegherà segreti e particolarità.
L’Anfiteatro Morenico della Serra d’Ivrea sarà protagonista anche a Villa Flecchia, ma da un’altra prospettiva: il suggestivo panorama che regala il giardino della dimora, situata sul crinale della Serra, abbraccia infatti l’intero Biellese e, dall’altro lato, il lago di Viverone e il Canavese. Qui l’esplorazione del territorio si farà attraverso l’arte: la villa ospita la preziosa collezione frutto della passione dell’architetto Piero Enrico, con oltre 60 dipinti che raccontano l’evolversi della cultura figurativa italiana e piemontese, realizzati tra Ottocento e Novecento da artisti con una comune passione per il paesaggio, quali tra gli altri Antonio Fontanesi e Lorenzo Delleani, oggi considerati tra i grandi maestri del XIX secolo. Dopo la visita guidata alla collezione – ogni ora tra le ore 10 e le 13 e tra le ore 14 e le 18 – i visitatori potranno rilassarsi in giardino e partecipare, dalle ore 14 alle 17.30, a una lezione teorica e pratica di acquerello dal vero, realizzando la propria veduta en plein air (per partecipare alla lezione è necessario prenotarsi al numero del Castello di Masino 0125/778100 e portare il materiale occorrente: carta, acquerelli, pennelli e tavoletta).
Al centro della visita all’Oasi Zegna ci sarà la musica, grazie a diverse iniziative per grandi e piccoli, che faranno “dialogare” le note con il paesaggio straordinario delle Alpi Biellesi, sensibilizzando i visitatori di ogni età all’osservazione, alla contemplazione e all’ascolto. In particolare, il programma “Paesaggio in musica al Lanificio Zegna” prevede alle ore 11, a Casa Zegna, una matinée “Narrazione e ascolto” con lezione-concerto di giovani musicisti e docenti della Filarmonica Teatro Regio Torino nel “giardino segreto” di Ermenegildo Zegna e il laboratorio “Accordo in famiglia” a cura di Riccardo Ruggeri, vocologo e cantante, che proporrà un percorso di gioco-musica con semplici esercizi di canto d’insieme, pensato per mettere d’accordo tutta la famiglia attraverso l’uso della voce. Evento clou della giornata sarà il concerto ospitato alle ore 15 nel “giardino segreto” che unisce il Lanificio Zegna alla storica abitazione dell’imprenditore tessile, e che vedrà l’ensamble di fiati della Filarmonica Teatro Regio Torino eseguire musiche di Rossini, Gounod e Strauss (evento a numero chiuso, prenotazione obbligatoria: casazegna@zegna.com o 015/7591464). Sempre dalle ore 15 i bambini potranno “Andare al sodo” partecipando a un divertente laboratorio di autocostruzione di case e sedie di carta, da assemblare usando fantasia e capacità di progettare. Per tutti, a corollario, passeggiata mattutina “Dalla Conca alla Brughiera” e possibilità di visitare a Casa Zegna la mostra “Padre e Figlio” su Michelangelo Pistoletto ed Ettore Pistoletto Olivero.
Chi deciderà di passare la giornata a Podere Case Lovara, podere agricolo nel cuore del Parco Nazionale delle Cinque Terre, situato sul sentiero tra Levanto e Monterosso e raggiungibile solo a piedi, potrà immergersi dalle ore 10 alle 18 nelle due anime della riserva naturale grazie a speciali escursioni tra terra e mare. L’itinerario VERDE, a cura di esperti del Parco Nazionale delle Cinque Terre e del Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale dell’Università di Genova, in programma alle ore 11.30 e alle 14.30, partirà dal Podere e arriverà all’Eremo di Sant’Antonio del Mesco. Durante il cammino si parlerà del promontorio di Punta Mesco e delle Cinque Terre dal punto di vista storico e naturalistico e si approfondirà la conoscenza del complesso di proprietà del FAI, 45 ettari di terreno e tre fabbricati rurali fulcro di un progetto di recupero del paesaggio agricolo tradizionale e di sviluppo delle risorse locali. Chi lo preferirà, sempre alle 11.30 e alle 14.30, potrà invece partecipare all’itinerario BLU, a cura del Centro Diving Punta Mesco, che grazie a filmati e fotografie offrirà un’immersione virtuale nell’Area marina protetta immediatamente sotto il Podere. Tra le ore 15.30 e le 16.30 spazio a relax, domande alle guide e visite al Podere.
La “Giornata del Panorama” verrà ospitata dalle ore 10 alle 18 anche al Bosco di San Francesco, pezzo di paesaggio umbro intatto ai piedi della Basilica di San Francesco ad Assisi dove natura, storia e spiritualità si fondono. Per l’occasione si potrà effettuare una speciale visita guidata a cura della Direttrice Laura Cucchia, con partenza alle ore 10.30 dal Complesso benedettino di Santa Croce, che offrirà tre affascinanti punti di vista sul territorio circostante: il pubblico sarà infatti invitato ad affacciarsi dal giardino del Complesso di Santa Croce, da cui si può contemplare la Basilica di San Francesco, dalla trecentesca Torre Annamaria, che domina la radura del Terzo Paradiso, con la maestosa opera di land art realizzata dall’artista Michelangelo Pistoletto, e dall’oliveto terrazzato, situato in cima a una collina e non ancora aperto al pubblico, da cui si ha una visuale mozzafiato su Assisi. La visita terminerà al Complesso di Santa Croce, con una degustazione dell’olio extra vergine di oliva del Bosco. Alle ore 16 sarà inoltre organizzata una lezione di acquerello en plein air (per partecipare è necessario prenotarsi – 075/813157 o faiboscoassisi@fondoambiente.it – e portare il materiale necessario: carta, acquerelli, pennelli e tavoletta).
Altra proposta di grande suggestione quella della Baia di Ieranto, dove si potranno scoprire le peculiarità della Penisola sorrentina, dei Monti Lattari e della Costiera amalfitana dal punto di vista della conservazione della natura, grazie a un’escursione guidata che vedrà la partecipazione del Presidente dell’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari Tristano Dello Ioio e di Antonino Miccio, Direttore dell’Area Marina Protetta “Punta Campanella”. Si partirà alle ore 9.30 dalla piazzetta di Nerano e percorrendo il sentiero verso Ieranto sarà possibile stupirsi di fronte alla perfetta armonia tra montagna, collina e mare che caratterizza questi luoghi famosi in tutto il mondo. Una volta giunti al Bene del FAI, i visitatori verranno accompagnati nella zona della ex cava Italsider e all’antica Torre di Montalto, punto di osservazione privilegiato da cui lo sguardo può spaziare dalla cima del Monte Faito all’isola della Vetara e abbracciare interamente i confini della Baia. Chi lo vorrà potrà completare la visita in mare, con un percorso guidato con kayak, maschera e pinne in compagnia di guide e biologi marini dell’Associazione MAREA Outdoors, per esplorare le coste della Baia – zona a protezione speciale dell’AMP “Punta Campanella” – e il suo mondo sommerso. Alle ore 15.30, a conclusione della visita, in programma interessanti incontri con i rappresentati delle aree protette protagoniste della giornata, sul tema del lavoro di conservazione e tutela.
E ancora, dalle ore 10 alle 18 alle Saline Conti Vecchi – la salina più longeva della Sardegna e più estesa d’Europa, dove l’industria dell’Oro bianco convive con un’oasi naturalistica popolata da fenicotteri rosa e numerose altre specie di uccelli – il pubblico potrà effettuare uno speciale tour guidato a bordo di un trenino, della durata di 90 minuti e con partenza alle ore 10.30, 12, 13.30, 15 e 16.30, durante il quale sono previste soste in due splendide zone panoramiche: la Pischera e Punt’Olia. Prima che venisse costruita la salina alla Pischera attraccavano i piccoli pescherecci della Laguna di Santa Gilla; oggi le caselle salenti che vi si trovano sono dedicate alla coltivazione del Fior di Sale e in questo periodo, grazie alla sua altissima concentrazione, sono più rosse che mai. Da Punt’Olia invece, in prossimità di una delle idrovore più grandi della salina, sarà possibile apprezzare l’estensione dei bacini salanti che confinano con le città di Cagliari, Assemini, Elmas e Capoterra e, a sud, con il mare.