I Tre Moschettieri tra le stanze del Castello Lancellotti di Lauro

Il Demiurgo festeggia i suoi quattro anni in scena con uno spettacolo itinerante

Sono passati esattamente quattro anni dal primo spettacolo de “Il Demiurgo”, gruppo di giovani irpini esperti di marketing culturale che ha costituito quella che oggi è una delle compagnie teatrali più apprezzate in Italia nel settore della valorizzazione dei siti culturali attraverso la narrazione teatrale. Dalla Reggia di Caserta alla Villa d’Ayala di Valvadalla Galleria Borbonica di Napoli all’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere sono stati già numerosi i luoghi più suggestivi della Campania divenuti scenario teatrale grazie al lavoro de “Il Demiurgo”. Venerdìsabato e domenica 16-17-18 Dicembre con quattro repliche al giorno (ore 17.00 – 18.30 – 20.00 – 21.30) “Il Demiurgo” torna in scena proprio nel luogo del suo primo spettacolo: il Castello Lancellotti di Lauro, uno dei luoghi più suggestivi ma meno noti della Campania, oggi divenuto, dopo la riapertura al pubblico, una delle Residenze d’epoca più belle del Paese che funziona sia come Museo storico dell’era feudale sia come location di eventi culturali.

Il Castello Lancellotti di Lauro

E sarà un grande evento teatrale l’anteprima nazionale de “I Tre Moschettieri” in versione “Demiurgo” riscritto e diretto da Francescoantonio Nappi su ispirazione del celeberrimo romanzo di Alexandre Dumas“Lo spettacolo ha una struttura molto vicina a quella dei classici film di cappa e spada di ispirazione storica – anticipa Nappi – e miscela, quindi, azione, avventura, duelli ma anche ironia e sorprese narrative per accompagnare il pubblico in modo itinerante tra le storiche stanze del Castello Lancellotti, una location perfetta per rivivere le atmosfere delle corti francesi seicentesche”.

Al Castello Lancellotti grazie ad un lavoro certosino di ricostruzione e riadattamento scenico rivivranno la Francia del 1625 e gli scontri di potere tra il Cardinale Richelieu (interpretato da Diego Cirillo) e la Regina Anna (Marina Andeloro) che faranno da sfondo alla storia di D’Artagnan (Alessandro Balletta), giovane guascone giunto a Parigi per arruolarsi nel corpo dei moschettieri, e dei tre veterani che, tra mille avventure, finiranno per fargli da mentori e amici. Intrighi, tradimenti, amori proibiti e duelli all’ultimo sangue scandiranno il ritmo dello spettacolo.

Il regista Franco Nappi fondatore de Il Demiurgo

“La sfida – spiega il regista – è quella di provare ad immergere il pubblico nella Francia del 1625 così come raccontata da Dumas”. Una corte pronta a esplodere come una polveriera, i rapporti tesi tra i regnanti, il re Luigi XIII (Ferdinando Nappi) e la Regina Anna, con quest’ultima pronta a rifugiarsi tra le braccia dell’ambasciatore inglese: il duca di Buckingham (Daniele Acerra), gli intrighi del cardinale Richelieu e di Milady de Winter (Lisa Imperatore), e le prepotenze del suo braccio destro, il Conte Rocheford (Roberto Ingenito) scortato dai suoi fedelissimi spadaccini (interpretati da Carlo Geltrude, Gaetano Migliaccio e Massimo Polito). A quel tempo soltanto un pugno di uomini erano rimasti fedeli alla corona: Constance Bonacieux (Chiara Di Bernardo), dama di compagnia della Regina, e tre veterani del corpo dei moschettieri: Athos (Antonio D’Avino), Aramìs (Riccardo Sergio), Porthos (Angelo Sepe). E quando i loro destini si incroceranno con quello di D’Artagnan gli avvenimenti prenderanno una piega inaspettata. 

Alla scoperta del Castello Lancellotti

Ad un passo da Nola, sul ‘primo sasso’ del Vallo di Laurosorge maestoso il Castello Lancellotti, una tra le più belle residenze d’epoca della Campania. Le prime testimonianze sono precedenti l’anno 1000, ma è del 1277 la prima testimonianza concreta dell’esistenza di una dimora feudale.

Oggi è un Museo storico che accoglie migliaia di visitatori l’anno ed una suggestiva location per manifestazioni culturali. Aperto al pubblico da pochi anni il Castello Lancellotti costituisce una realtà dinamica, che concilia la propria vocazione museale con un’intensa attività nell’ambito dell’organizzazione di eventi, utili alla valorizzazione del sito e capaci di dar vita ad un circolo virtuoso che permette di non trascurare un sapiente e costante lavoro di tutela e restauro.

Le stanze del Castello scenario dello spettacolo

Il castello Lancellotti fu edificato in posizione eminente, su una roccia rivolta a mezzogiorno denominata “primo sasso”, dove, probabilmente, vi era già stata una preesistente costruzione in epoca romana. Il primo documento in cui si fa cenno all’esistenza di questo castello risale al 976 dove si parla di “Castel Lauri” che non vuole indicare il castello di Lauro quanto piuttosto il paese, casale di Lauro. Altre testimonianze successive sono state trovate, ma la prima che alluse con chiarezza al castello si legge nei registri della Cancelleria angioina nel repertorio dell’anno 1277, quando a Margherita de Toucy, cugina di Carlo I d’Angiò, fu concessa la custodia del castello di Lauro “pro habiliora mora”.

Diverse le signorie che si sono succedute: i Principi del Principato di Salerno nel periodo longobardo, i Sanseverino Conti di Caserta nel periodo normanno, i del Balzo Conti di Avellino nel periodo svevo-angioino, gli Orsini Conti di Nola nel periodo aragonese ed infine i Pignatelli e i Lancellotti.

Proprio durante la signoria dei Lancellotti il castello venne dato alle fiamme dai repubblicani francesi e lasciato abbandonato fino al 1870 quando il principe don Filippo Massimo Lancellotti avviò i lavori di ricostruzioneOggi è una delle residenze d’epoca più suggestive e visitate di tutta la Campania.