Il settore del gioco ha bisogno di una riforma netta dopo le difficoltà degli ultimi due anni almeno. Il Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, infatti, ha mostrato i numeri nefasti registrati da tutta la filiera nel 2020. Il riassetto diventa dunque una tematica fondamentale, ma a condizioni precise, come ammesso da Marcello Minenna, direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: “La nostra idea è un riordino che corregga una stratificazione normativa che ad oggi impedisce anche la riassegnazione di almeno l’80% dei punti di gioco. Una non-soluzione porta solo ad un incredibile contenzioso amministrativo, spesso con soccombenza dell’ADM”.
“E questo non perchè l’Agenzia non sia in grado di intervenire, ma perchè ci sono moltissime questioni legislative, alcune irrisolte. In questa logica l’Agenzia ha ritenuto di confrontarsi con l’industria, una industria che porta 10 miliardi di euro di entrate. Risulta necessario ormai pensare ad un Testo Unico sul gioco, per risolvere una situazione normativa che va corretta. Nella nostra proposta c’è l’idea di far partecipare Regioni e Comuni al gettito erariale, tutti i soggetti devono partecipare alla legalità del settore, alla tutela dei minori e al contrasto della ludopatia”, conclude Minenna.
I numeri del Libro Blu delineano un quadro nefasto, quello del 2020. Perdite ingenti e senza precedenti, dovute alle chiusure forzate nei mesi del lockdown e delle zone rosse successive. Con agenzie di scommesse, casinò e sale da gioco chiuse, i numeri sono stati nefasti per l’intero settore.
Non per l’online, che anzi ha vissuto un periodo di splendore in forte controtendenza e rappresenta oggi l’anello forte della filiera. In particolar modo, le slot machine online hanno confermato la loro leadership a livello di popolarità e fatturato. Il lavoro intenso svolto nelle varie fasi di lockdown dalla più importanti software house specializzate nella produzione di nuove slot machine online ha influito in questa ulteriore crescita, tramite il lancio sul mercato anche di migliaia di titoli disponibili anche in versione demo.
Le entrate erariali a livello complessivo in Italia sono crollate del 36,7%, complice anche lo spegnimento dei macchinari VLT e AWP, che fruttavano i maggiori guadagni, e l’azzeramento delle scommesse sportive, vista la soppressione temporanea degli eventi. La raccolta totale è stata di circa 39 miliardi, la metà almeno rispetto alle aspettative. Buoni invece i numeri dell’online, che ha superato le aspettative e le previsioni del 20%. Le lotterie, con i loro 2.103 milioni di guadagni, sono stati i giochi maggiormente in perdita, mentre geograficamente le Regioni più penalizzate sono state Campania e Lombardia.