Il libro di Lino Zaccaria su Elena Ferrante

 Lila, la protagonista della saga ferrantiana dell’Amica geniale, da ragazzina andava in quella biblioteca, e servendosi dei tesserini di tutti i componenti della sua famiglia, si faceva prestare in lettura dal professor Collina più libri contemporaneamente. Era una lettrice seriale e grazie alle letture e agli studi riusciva a tener testa, pur non frequentando la scuola, alla sua amica del cuore, Lenuccia, che la scuola, invece, il liceo Garibaldi, la frequentava. E con grande profitto.
Quella biblioteca che tanta parte ha nel primo volume della quadrilogia e nella prima parte della serie televisiva, esiste per davvero. E’ la biblioteca “Andreoli” del Rione Luzzatti. Sta lì da oltre settanta anni ed è punto di riferimento per tanti giovani del Rione, ma non solo, che vi trascorrono ore, ogni mattina, a studiare e a leggere. Ebbene, la biblioteca “Andreoli”, che, sembra una beffa, in questi mesi dovrebbe cambiare intestazione e dal professor Andreoli passare al professor Collina, che la fondò, rischia invece di chiudere. Secondo il progetto del Comune la porta di ingresso sarà chiusa definitivamente a dicembre del 2025. Il Comune non può permettersi più di pagare alla Regione il fitto diventato troppo esoso dopo che son venuti meno, come inquilini, nella stessa grande palazzina, il Comando dei vigili urbani del quartiere e gli uffici della Municipalità. L’annuncio della chiusura ha suscitato inevitabilmente un coro di proteste da parte di tutti gli abitanti del Rione Luzzatti, che proprio grazie all’Amica geniale, hanno vissuto gli ultimi anni nella speranza che qualcosa a livello amministrativo si muovesse. E in effetti con l’arrivo di bus di turisti sui luoghi resi celebri dai romanzi della Ferrante, qualcosa si è mosso. Ma ora la chiusura della biblioteca rischia di far riprecipitare il tutto nell’abbandono.
La “Andreoli” intanto continua a funzionare regolarmente. Lino Zaccaria, venuto a conoscenza dei propositi di chiusura, ha chiesto ottenuto di potervi presentare (20 giugno ore 18) il suo libro “Elena Ferrante, chi è costei?” (Edizioni Graus). Una lunga e corposa inchiesta giornalistica finalizzata a scoprire chi si cela dietro lo pseudonimo con il quale Elena Ferrante da più di trenta anni è riuscita a diventare una protagonista assoluta della letteratura italiana contemporanea. Interverranno Carmine Stabile, consigliere della quarta municipalità, Vittorio Del Tufo, redattore capo di “Il Mattino” e l’avvocato Francesco Russo, che ha scritto con Maurizio Pagano un libro “I luoghi dell’Amica geniale”, che ebbe all’epoca un buon successo di vendite. Letture di Antonio Leccisi. “Spero che questa iniziativa, alla quale seguiranno altre dello stesso tenore, possa smuovere le acque e convincere il Comune a trovare una soluzione. Chiudere biblioteche è un cattivo segnale. Spero che il sindaco, il presidente della Regione e magari lo stesso ministro Sangiuliano trovino una soluzione, non solo per non chiuderla, ma per rilanciarla alla grande, visto che ha in sé tutte le potenzialità per continuare ad essere un grande centro di attrazione culturale.”, commenta Lino Zaccaria.