di Marco Martone
Il Napoli dimentica a suon di gol la sconfitta di Bologna e si proietta, sull’onda di un gratificante 5-2, alla super sfida di domenica contro la Roma allo stadio San Paolo. Voleva il record Sarri e aveva chiesto grande attenzione alla squadra, sia pure in presenza di un a partita che valeva come poco più di un’amichevole. Il Napoli, invece, dopo un avvio in sordina, ha preso in mano le redini della gara passando con un gran gol del giovane Chalobah. Il resto della gara è stato un monologo azzurro fatto di reti, valide e annullate ingiustamente, pali e tante grandi giocate. Insigne, Callejon, poi uno straordinario Mertens, hanno regolato i conti con un Legia Varsavia che, obiettivamente, non ha mai dato l’impressione di poter impensierire la retroguardia azzurra. Peccato per i due errori difensivi, che hanno consentito agli ospiti di segnare addirittura due reti. Disattenzioni cui la difesa del Napoli non era abituata da tempo e che invece, dopo Bologna si sono ripetute anche in Europa League.
L’ampio turnover deciso da Sarri, del resto, aveva tra le possibili controindicazioni anche quello di incorrere in errori di reparto, come accaduto in occasione delle due reti subite. Soprattutto il gol del 5-2, al 93esimo, è di quelli che fanno riflettere, visto che la punta polacca ha avuto la libertà di saltare in maniera del tutto indisturbata davanti all’incolpevole Gabriel. Errori da non ripetere domenica, perché con la Roma non sarà facile prendere il largo nel punteggio come accaduto oggi. La partita ha anche detto che Mertens, in questo momento, si fa preferire a Insigne, che al di là del gol di rapina ha giocato a ritmi lenti e compassati. Il balga è apparso a tratti irresistibile e ha segnato due gol di pregevole fattura, sfiorandone un terzo al termine di un’azione travolgente. Deciderà Sarri, anche se tutto lascia pensare che sarà ancora una volta Lorenzinho a partire nell’undici titolare. Nota negativa della serata e della giornata, gli incidenti del pre-gara tra le tifoserie. Una brutta pagina che, con un minimo di prevenzione e lungimiranza, si poteva evitare.