di Marco Martone
Il Napoli fallisce il match point che gli avrebbe consentito l’aggancio alla Roma, sconfitta a Genova dalla Sampdoria e soprattutto di tenere a distanza di sicurezza l’Inter, che vincendo la sua settima partita consecutiva, è adesso pericolosamente a ridosso della squadra di Sarri. Contro il Palermo gli azzurri hanno prodotto un gioco sterile, sempre fine se stesso, rischiando anche di perdere la partita, visto che sono stati proprio i siciliani ad andare in gol per primi, dopo appena sei minuti con Nestorovski. Un’intera partita però non è bastata al Napoli per ribaltare la situazione. Occasioni la formazione di casa ne ha create ma c’è sempre stato un muro insormontabile tra i pali, Posavec, autore di alcune pregevoli parate. Eppure proprio un suo clamoroso errore, su un tiro innocuo di Mertens, ha consentito agli azzurri di pareggiare, nella ripresa. L’assalto finale ha prodotto tanta confusione e un’occasione clamorosamente fallita da Insigne, null’altro, nonostante l’espulsione di Goldaniga a cinque minuti dalla fine e un ampio recupero assegnato da Celi.
Il Napoli paga le prestazioni assai opache di alcuni giocatori, Insigne, Ghoulam e Jorginho su tutti ma anche la solita disattenzione difensiva, questa volta di Hysaj, che ha costretto la squadra a giocare ad handicap già dai primissimi minuti di partita.
Il vero problema del Napoli, neanche relativo alla sola gara di questa sera, è il dato preoccupante di una difesa che prende sempre gol, sistematicamente, indipendentemente da chi sia l’avversario. Nelle ultime partite, a eccezione della Coppa Italia, il Napoli ha sempre subito gol e questo è un dato su cui Sarri farà bene a riflettere e lavorare. L’impressione, poi, è che la presenza in campo di una punta centrale “vera”, quale Pavoletti, non sia stata ancora metabolizzata dalla squadra, visto che l’ex genoano ha ricevuto pochissimi palloni e assai scarsa è stata l’assistenza dalle fasce, attraverso i cross, per un giocatore che andrebbe esaltato per quelle che sono le sue qualità aeree in mezzo all’area di rigore.
Il pareggio con il Palermo preoccupa anche se messo in relazione alle ultime gare interne del Napoli, vinte si con Sampdoria e Pescara, ma nel primo caso con un gol al ’95 e dopo essere andati sotto nel punteggio e nel secondo contro una squadra evidentemente non all’altezza e che comunque è riuscita a trovare il gol su rigore allo scadere.
Due punti persi, quindi, che in qualche modo vanificano l’impresa di Milano e che costringono adesso a riprendersi quanto perso al San Paolo nella trasferta di Bologna, sabato sera. Non sarà facile…