L’equipe di Chirurgia Pediatrica del Policlinico Federico II in trasferta a Barcellona per illustrare le innovazioni della chirurgia robotica e della realtà virtuale che riduce lo stress preoperatorio per i piccoli pazienti.
Chirurgia robotica, chirurgia mini-invasiva e realtà virtuale per operare piccoli pazienti con malformazioni congenite. È quanto illustrato la scorsa settimana a Barcellona dall’equipe federiciana capitanata da Ciro Esposito, Professore Ordinario e Direttore della UOC di Chirurgia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II in uno dei più importanti centri Pediatrici Spagnoli, l’Ospedale Universitario Vall d’Hebron.
“Al Policlinico Federico II siamo leader in Europa per l’applicazione delle nuove tecnologie mini-invasive e robotiche per la cura delle malformazioni congenite in età pediatrica, di natura urologica ma anche gastro-intestinale e toracica. Grazie agli investimenti della nostra Azienda siamo dotati delle più moderne sale operatorie multimediali integrate di Chirurgia Pediatrica costruite in Italia e si applicano quotidianamente le tecniche chirurgiche mini-invasive nei piccoli pazienti a partire dai primi giorni di vita fino ai 18 anni di età”, sottolinea il prof. Esposito.
In particolare, negli ultimi 5 anni, è stato sviluppato il programma di Chirurgia Robotica Pediatrica che permette di operare patologie complesse, di vari organi o apparati, in spazi molto piccoli riuscendo a realizzare delle suture con estrema precisione grazie alla maneggevolezza ed ergonomia degli strumenti robotici. “Nella sala operatoria multimediale integrata– prosegue Esposito- è possibile utilizzare le più moderne tecnologie come la laser-chirurgia e la fluorescenza con verde indocianina che ci permette di colorare in verde, nella fase intra-operatoria, gli organi bersaglio dei nostri interventi e quindi ci consente di realizzare degli interventi chirurgici più precisi, riducendo a zero il tasso di complicanze”.
La Chirurgia Pediatrica federiciana sta inoltre sviluppando, prima in Italia, un programma per applicare la realtà virtuale ai pazienti pediatrici che devono essere sottoposti ad interventi chirurgici. I bambini che devono essere operati utilizzano un visore di realtà virtuale che permette ai pazienti di vivere esperienze virtuali riducendo nel preoperatorio lo stress dell’intervento chirurgico. La realtà virtuale permette, inoltre, durante l’induzione dell’anestesia e durante gli interventi chirurgici in anestesia loco-regionale, di ridurre il dosaggio dei farmaci e consente ai piccoli pazienti di avvicinarsi alle procedure chirurgiche in maniera serena senza la consueta preoccupazione.
“Anche grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie presso la nostra Chirurgia Pediatrica siamo riusciti ad invertire il flusso della migrazione sanitaria dei pazienti pediatrici. Il nostro centro è all’avanguardia in Europa per le tecniche mini-invasive e robotiche e le famiglie, provenienti da tutta Italia, riescono a trovare una risposta concreta ed efficace ai bisogni di salute dei loro bambini”, aggiunge Anna Iervolino, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.
Ogni anno presso la UOC di Chirurgia Pediatrica vengono operati circa 1500 pazienti di cui moltissimi utilizzando tecniche laparoscopiche, robotiche e laser-assistite.
Dal 2015 la Chirurgia Pediatrica dell’Università Federico II di Napoli è stata nominata Centro di Riferimento Nazionale di Chirurgia Laparoscopica e Mini-invasiva Pediatrica ed il prof. Esposito è stato nominato nel 2020 Coordinatore Europeo (C.E.O) della Società Europea di Chirurgia Pediatrica (ESPES).
La tecnologia corre veloce e le nuove sfide riguardano la chirurgia fetale per via endoscopica. Insieme al team di ginecologi dell’Azienda si sta, infatti, sviluppando un programma di chirurgia fetale che permetterà la correzione delle malformazioni congenite in utero, prima della nascita, utilizzando le tecniche chirurgiche feto-endoscopiche.