Nei mesi di novembre e dicembre nel rione Sanità artisti, scienziati, musicisti, scrittori, educatori, daranno vita a “Ultravioletto”, un progetto artistico che vuole lavorare, in maniera trasversale, sul tema della diversità come valore e opportunità.
La zona delle Fontanelle, al rione Sanità di Napoli, verrà abbellita dalle opere di Francisco Bosoletti, Tono Cruz, Mono Gonzalez e Matu, che realizzeranno interventi di arte partecipata insieme agli abitanti del quartiere, coinvolti in laboratori di recupero della memoria storica del luogo e nella fase operativa di pittura sul muro.
“Ultravioletto” prevede molteplici attività nel rione Sanità di Napoli: verranno individuati spazi trascurati o abbandonati di cui si studieranno le caratteristiche, aree verdi sottratte al controllo dell’uomo e uniche custodi urbane di biodiversità. Posti marginali rispetto ai percorsi acquisiti, eppure, ricchi di storia e di arte. Già nei mesi passati il Rione Sanità aveva ospitato “RESIS-TI-AMO” di Francisco Bosoletti e “Luce” di Tono Cruz , realizzato in collaborazione con i bambini del quartiere. “Luce” è stato il primo progetto di arte partecipata al Rione Sanità curato dall’associazione “Il Fazzoletto di Perle” , realizzato in collaborazione con Fondazione di Comunità San Gennaro. L’iniziativa è parte di un percorso già da tempo avviato dalla comunità, che cerca ogni giorno di promuovere l’arte da tutti i punti di vista: dal fascino dei luoghi antichi all’arte, impiegando le risorse di tutto il quartiere in questo progetto collettivo ad alto impatto sociale e turistico.
Inoltre è possibile sostenere Ultravioletto, progetto promosso da il Fazzoletto di Perle in collaborazione con la Fondazione di Comunità San Gennaro, donando sulla piattaforma Produzioni dal Basso e attraverso il network di Banca Etica.
“Il rione Sanità è pieno di Luce- spiega Giuseppina Ottieri dell’associazione il Fazzoletto di Perle-. Non a tutti è visibile, non tutta è visibile. Dopo Luce, con Ultravioletto vogliamo lavorare per fornire a chi lo guarda dall’esterno nuovi strumenti per percepire la bellezza di questo posto e a chi ci vive nuovi modi per raccontarla”.