“Il tempo supplementare” apre la stagione del Molière di Pozzuoli

Tutto è pronto alla Sala Molière di Pozzuoli per un’inaugurazione di stagione in grande stile. Saranno, infatti, gli attori Irma Ciaramella, impegnata in applauditi spettacoli teatrali e in alcune fiction sulle reti Rai e Mediaset e Francesco Maria Cordella, presente al Piccolo Teatro di Milano in alcuni storici lavori di Giorgio Strehler e attualmente nel cast di “Arlecchino servitore di due padroni”, sabato 9 alle ore 21.00 e domenica 10 novembre alle ore 18.30,  ad aprire il cartellone  2019/2020 con lo spettacolo “Il tempo supplementare”. Un testo scritto da Roberto Russo con la regia dello stesso Cordella che, nella storicizzata sala diretta dagli attori e registi Cetty Sommella e Nando Paone, darà vita  in anteprima nazionale ad una messinscena “enigmatica” ricca di pathos e suspense, nel nome di una drammaturgia moderna e seduttiva. Presentato dalla “Actstheater” produzioni artistiche, partendo dal testo di un commediografo amante delle situazioni psicologiche divise tra il grottesco e il surreale ed ancora, tra il lirico e l’introspettivo, come Russo, “Il tempo supplementare”, alla Sala Molière al Parco Bognar, vedrà  in scena con la coppia Ciaramella-Cordella due interpreti dalla grande esperienza da sempre al servizio di un teatro vivo e palpitante. «Uno scrittore di successo e un’attrice. Un uomo una donna.

Sandra Tanel incontra Raul Corduas per richiedergli un testo da utilizzare come materiale drammaturgico per il suo laboratorio teatrale. Intende affidarsi al verbo del suo autore preferito, che dopo averla messa sulla graticola con la sua sprezzante  ironia nei confronti del mondo del Teatro, le offre un  testo inedito e incompleto. L’incontro evolve in una relazione che solo in apparenza sembrerà scorrere secondo un binario consueto per Corduas. “Il tempo supplementare” racconta dell’eterna contrapposizione tra Bene e Male, raffigurato dall’agone spirituale tra l’ Uomo e la Donna. Il simbolo del contendere è rappresentato dalla parola scritta che dal foglio di carta prende vita e si trasforma in  materia in movimento, generando  azione e relazioni tra gli esseri umani. Il dogma del Teatro, dapprima deriso e banalizzato dall’autore, reso sacro invece dall’attrice, fiorisce nella tensione erotica tra i due protagonisti, quale metafora della continua alternanza tra  Verità e  Finzione, Morte e  Speranza». Aiuto regia Mario Battisti, musica Francesco Maria Cordella, luci Giorgio Centanni, costumi Irma Ciaramella, scene e video Francesco Maria Cordella.