Il Challenger perpetuo intitolato alla memoria del giornalista Italo Kuhne torna nella bacheca del SAI Napoli, dopo la pausa dello scorso anno.
Gli sciatori del sodalizio partenopeo hanno riconquistato, con una squadra di master (over 30), il Trofeo che lo scorso anno era stato vinto dallo sci club Marzocco di Firenze, sempre sulle piste di Roccaraso, eccezionalmente messo in palio in occasione dei Campionati Italiani di categoria.
Per il 19.mo anno il premio è stato assegnato dopo le ultime due gare disputate a Roccaraso che chiudono il circuito di stagione che vengono organizzate dallo sci club 0. 40, presieduto da un altro giornalista, Stefano Buccafusca de “la 7”.
Grazie ai punteggi ottenuti da Andrea Ballabio, Mara Beraha, ma anche da Giuseppe Fiordiliso e Gianfredo Puca, gli amici “di neve” di Italo Kuhne degli anni in cui era il presidente del CUS Napoli, il Trofeo è tornato nelle mani di chi conosceva bene Italo e tante sciate e gare hanno condiviso con lui.
Al secondo posto si sono classificati i romani dello sci club Czero6, del comitato Lazio, seguiti dalla squadra dello sci club Senigallia del Comitato Umbro Marchigiano.
Nelle due gare di gigante, tra le donne ha sempre vinto Francesca Vannucci, dello sci club Posillipo. Tra i Master C la prima vittoria è andata a Giuliano Celli del Senigallia, ma in gara 2, che oltretutto assegnava un doppio punteggio, ha cacciato tutta la tenacia lo scienziato Andrea Ballabio che ha conquistato una preziosa medaglia d’oro.
Nei Master B doppietta del veneto Leonardo Tempesti del Palylife Polzano, mentre nel raggruppamento dei master più giovani (A), vittoria dell’abruzzese Leonardo Bello, sci club Le aquile nel primo gigante e, in gara 2, del marchigiano Massimo della Rocca del Senigallia.
A queste gare potevano partecipare anche le categorie Giovani e Senior dove, in campo femminile ha vinto entrambe le prove Ludovica Fabbio dello sci club Napoli. Nella categoria maschile la prima gara è stata vinta da Andrea Maiello del Sai Napoli e la seconda dal suo compagno di squadra, Alberto Minucci.