Ingegneria, arriva il super cervellone

Elabora migliaia di miliardi di informazioni al secondo

Un super computer capace di elaborare un numero incredibile di dati per applicarli all’informatica, alle smart cities, all’ambiente, all’economia, alla chimica, all’ingegneria, alla fisica.  Si chiama V:HPCCRI ed è la nuova grande attrezzatura dell’Università Vanvitelli, una delle più all’avanguardia del Sud Italia, di cui si è dotato il  Dipartimento di Ingegneria. Una infrastruttura di Calcolo ad Elevate prestazioni dedicato ad offrire, seguendo il paradigma del Cloud Computing, servizi di Calcolo estremamente performanti, per i ricercatori del Dipartimento, dell’ Ateneo e della rete delle Strutture di Ricerca Italiane afferenti al GARR.
Questo super computer sarà inaugurato e presentato all’Ateneo e al mondo della ricerca il prossimo 30 settembre, alle ore 10.30, presso il Dipartimento di Ingegneria ad Aversa.

“L’acquisto di questa grande attrezzatura di Ateneo – spiega il Rettore della Vanvitelli, Giuseppe Paolisso – rientra nel nostro Progetto V:ALERE, uno strumento di valorizzazione e promozione delle attività di Ricerca, su cui l’Ateneo, a partire dal 2017, investe risorse crescenti. Obiettivo di V:ALERE sono le idee e i giovani: stimolare le giovani menti a credere nelle proprie capacità e nel valore della Ricerca, ma anche consentire in prospettiva un salto di qualità dell’Ateneo. Una infrastruttura come questa di cui si è dotato il Dipartimento di Ingegneria darà la possiblità a tanti ricercatori di effettuare studi e ricerche di altissimo livello in numerosi campi diversi”.
Il lavoro di questo super cervellone consiste infatti nel raccogliere ed elaborare enormi moli di dati (Big Data), eventualmente anche da fonti differenti, effettuando su queste ricerche mirate allo studio della stessa Intelligenza Artificlale , ma anche alle applicazioni per le Smart Cities, a quelle per migliorare la qualità dell’Ambiente, all’analisi economica e dei social media , dalla Genomica alla genetica medica e all’oncologia, dal monitoraggio ed analisi di dati da reti elettriche, idriche, di telecomunicazioni fino agli ambiti più tradizionali quali la Fisica, la Chimica, la Meteorologia, lo studio del Clima, l’Astronomia e l’Astrofisica, la Fusione Nucleare, il Calcolo Numerico, i Calcoli strutturali.

“La ricerca oggi, in tutti i campi, dipende sempre di più dalla possibilità di raccogliere, gestire ed elaborare un gran numero di dati (BigData Analytics) – spiega il direttore del dipartimento Furio Cascetta – L’obiettivo di V:HPCCRI è dotare il Dipartimento di Ingegneria e l’ Università della Campania di una infrastruttura di Calcolo ad Elevate prestazioni (High Performance Computing), in grado di offrire servizi di calcolo orientati alla ricerca, offrendo una infrastruttura di Ricerca dedicata, ma che possa comunque essere condivisa con altre comunità accademiche e scientifiche, mantenendo la possibilità di definire liberamente le proprie politiche di gestione di dati e rimanendo proprietari dei dati raccolti”.