STEFANO BARRESE: “L’agroalimentare è uno dei settori trainanti dell’economia italiana, tra i pochissimi che hanno registrato nel 2020 un export in crescita. Produzioni certificate, eccezionale biodiversità, ricerca della qualità e della sostenibilità in un mix di tradizione e innovazione sono un patrimonio che posiziona l’agribusiness italiano tra i migliori nel mondo e che potrebbe crescere ulteriormente facendo il migliore uso possibile del Recovery Found. Tra le sfide per il futuro nell’agroalimentare italiano, infatti, ci sono il digitale, la sostenibilità e la circolarità, il biologico e l’efficienza delle filiere. Intesa Sanpaolo ha costituito la Direzione Agribusiness proprio cogliendo la dimensione strategica di questo settore, accompagnando gli operatori delle filiere agroalimentari e zootecniche italiane in tutte le fasi del loro sviluppo, soprattutto per i progetti imprenditoriali attenti ai criteri della sostenibilità e della circular economy, in pieno allineamento con le indicazioni del PNRR”.
La capacità di rispondere alla crisi grazie a qualità e strategie innovative, ma anche la messa a fuoco delle sfide per il futuro del settore agroalimentare sono i temi al centro della quarta tappa di “Imprese Vincenti 2021”, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle PMI italiane.
Giunto alla terza edizione, il programma Imprese Vincenti ha selezionato quest’anno 112 aziende concentrando l’attenzione sui fattori di successo delle PMI in questo particolare contesto economico segnato dagli effetti della pandemia. Nella tappa dedicata all’Agroalimentare vengono presentate 14 PMI vincenti per le strategie sviluppate in questo particolare contesto economico: Agras Delic (Milano), F.lli Passarella (Vicenza), G.E.I. (Torino), Integrus (Treviso), Italiana Confetti (Napoli), La Zootecnica Group (Pavia), LBG Sicilia (Ragusa), Molino Filippini (Lecco), Nutravant (Bari), O.R.T.O. Verde (Ancona), OP COPLA (Latina), Ponte Reale (Caserta), Surgital (Ravenna) e Urbani Tartufi (Perugia).
Due menzioni particolari per la Biotesoro (Matera) e la Boselli Nullo e Marcello (Parma), imprese selezionate da Coldiretti che durante la tappa riceveranno due premi speciali per l’agricoltura, come riconoscimento ad imprese guidate da giovani e per l’innovazione della loro attività.
Per sostenere lo sviluppo del settore Agroalimentare, Intesa Sanpaolo ha costituito a marzo la Direzione Agribusiness, che si propone come interlocutore privilegiato e qualificato per accompagnarne gli operatori delle filiere agroalimentari e zootecniche italiane in tutte le fasi dello sviluppo, nonché sostenere investimenti finalizzati a promuovere nuovi progetti imprenditoriali, con una particolare attenzione ai criteri della sostenibilità. Con oltre 80.000 clienti, circa 13 miliardi di euro di impieghi, 250 punti operativi di cui 85 filiali, la Direzione Agribusiness mette a disposizione circa 1.000 professionisti sul territorio, di cui 50 Specialisti Agri dedicati alle filiere agroalimentari e zootecniche italiane.
Tra i prodotti e le iniziative specifiche della Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo, i finanziamenti per nuovi progetti di impianto agricolo/fattorie/innovazione tecnologica/agricoltura di precisione e sostenibilità, ma anche progetti di filiera che attraverso lo strumento del confirming soddisfano l’esigenza di sostenere i fornitori del capo-filiera: attualmente sono in corso iniziative in tal senso per la filiera del tartufo, del prosciutto, dell’allevamento zootecnico, della filiera olivicola e lattiero-casearia. Tra i servizi specializzati, il ‘pegno rotativo non possessorio’ che consente lo smobilizzo del magazzino di prodotti alimentari soggetti a invecchiamento come vino, prosciutto crudo, formaggio stagionato e aceto balsamico. Intesa Sanpaolo ha inoltre fissato plafond dedicati a supportare operatori della filiera agroalimentare colpiti da calamità naturali, ha creato una struttura dedicata allo sviluppo e monitoraggio di servizi di agritech e di digitalizzazione del mondo agricolo e punta a sviluppare, insieme ad imprese agricole e Consorzi, logiche di crescita sostenibile.
Dall’avvio di Imprese Vincenti, nel 2019, sono state quasi 10.000 le imprese coinvolte nelle candidature, con un trend crescente di adesione, a conferma della vivacità delle PMI e della voglia di partecipazione nonostante la fase di difficoltà connessa alla pandemia. Mentre l’edizione 2020 ha evidenziato la capacità delle imprese di gestire la fase di difficoltà e resistere alla crisi, Imprese Vincenti 2021 si concentra sul tema del rilancio e punta alla centralità del sistema delle imprese come motore della ripartenza del Paese.
Leve strategiche per questo obiettivo sono soprattutto quei fattori intangibili che rappresentano i driver della crescita del Paese, in linea con il Programma Motore Italia lanciato da Intesa Sanpaolo a marzo di quest’anno e riconducibili alle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: capacità di innovare, digitalizzazione, sviluppo del capitale umano, progetti di transizione sostenibile, vocazione internazionale, legame con il territorio e capacità di sviluppare rapporti di filiera. A questi fattori si aggiungono i settori delle imprese non profit – sempre più fattore di coesione sul territorio e veicolo della finanza di impatto – e dell’agroalimentare, comparto prioritario sul PIL del Paese e la cui centralità nell’equilibrio socio-economico è apparsa ancor più determinante durante la crisi pandemica.
Il programma Imprese Vincenti si preoccupa di fornire strumenti per la crescita delle imprese. La Banca insieme ai propri partner mette a disposizione percorsi che aiutano ulteriormente le PMI ad affermarsi nel mercato interno e in quello internazionale, agendo sulla formazione, sull’innovazione e sulla digitalizzazione. Con Imprese Vincenti 2021 viene confermata la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e i Partner di progetto – Bain&Company, ELITE, Gambero Rosso, Cerved e Microsoft Italia, a cui quest’anno si sono aggiunti Nativa, Circularity e Coldiretti.
La tappa odierna, dedicata all’Agroalimentare, ha visto la presenza di Gambero Rosso – partner di progetto fin dall’avvio di Imprese Vincenti, che mette a disposizione competenze, formazione, canali di comunicazione ed esperienza per valorizzare le imprese e identificare linee guida per il loro sviluppo – e Coldiretti, al fianco di Imprese Vincenti da questa edizione, che contribuisce al programma di valorizzazione apportando la propria esperienza per sviluppare percorsi di competitività e sostenibilità delle aziende operanti nell’agribusiness.