La biblioteca del rione Luzzatti intestata al professor Collina

Ricordate la biblioteca del rione dove Lila, allora ragazzina, andava a prendere in prestito i libri, per leggerli, studiarli e mettersi al passo con Lenuccia che, a differenza sua, aveva continuato gli studi? Quella biblioteca, la biblioteca popolare circolante, frequentata anche dal giovanissimo Domenico Starnone (per molti lo scrittore che si trincera dietro lo pseudonimo di Elena Ferrante), resa famosa dalle pagine e dalle immagini delle scene televisive della serie su “L’amica geniale”, è ora intestata al professor Agostino Collina, l’uomo che negli anni ’50 del secolo scorso la creò, la inventò praticamente dal nulla, investendo ingenti risorse personali per l’acquisto dei primi libri. Un benefattore.
Il professore nella saga ferrantesca e nella fiction televisiva aveva il nome del professor Ferraro, e la trasposizione sul piccolo schermo ha perfettamente riportato il ruolo svolto dall’insegnante in quel rione dignitoso sconvolto dalle brutture e dalle macerie della guerra. La biblioteca era intestata ad un illustre matematico, il professor Andreoli, ma giustamente da anni tanti abitanti del Rione Luzzatti, tanti consiglieri (con in testa Carmine Stabile), assessori e la presidente della IV Municipalità si sono impegnati per il cambio dell’intestazione. E’ stato un percorso lungo e faticoso, al quale ha inizialmente collaborato l’ex assessore del Comune Alessandra Clemente, che all’epoca aveva la delega anche alla Toponomastica, ma alla fine ci sono riusciti e al termine di una commovente cerimonia (erano presenti vari nipoti del professore) finalmente la presidente della municipalità Maria Caniglia ha potuto scoprire la targa con l’intestazione a Collina.
Un giorno importante per tutto il rione perché la Caniglia, supportata dalla Clemente, ha potuto annunciare in contemporanea che è stato sventato il pericolo, che pure era stato adombrato nei mesi scorsi, di chiusura della biblioteca. Era in atto una sorta di contenzioso fra la Regione, proprietaria dell’immobile e il Comune per una questione di fitti passivi, ma è stato tutto superato. La Biblioteca Collina potrà pertanto continuare a svolgere la sua preziosa funzione di polo di attrazione culturale, come hanno sottolineato negli interventi tutti i presenti, per i giovani del quartiere e non solo.
 
 
Lino Zaccaria