di Mariateresa Di Pastena
“Je sto vicino a te 63”, un concerto gratuito in memoria di Pino Daniele ma soprattutto una festa, celebrata nel giorno in cui l’indimenticabile musicista e cantautore avrebbe compiuto sessantatré anni e festeggiato il suo onomastico, nonché la festa del papà (come genitore, ma anche come uno dei “padri” della musica). Il fratello Nello Daniele, in collaborazione con il Comune di Napoli, lo ha ricordato ancora una volta insieme a tanti amici e a tutti coloro che sono riusciti ad avere i biglietti. Numerosi gli artisti saliti sul palco: Lucariello, Franco Ricciardi, Eddy Napoli, Dj Funaro, Audio 2, Tony Cercola, Nello Daniele, Alessio Arena, Bungaro, Franco Del Prete, Flo, Andrea Sannino, Gianni Simioli e Michele Zarrillo. La direzione artistica era di Federico Vacalebre. Quest’anno c’è stato anche un meritatissimo tributo al grande contrabbassista Rino Zurzolo, scomparso ad aprile dell’anno scorso, con un gruppo di bassisti, il fratello Marco Zurzolo, al sax, e la moglie di Rino, Valentina Crimaldi, al flauto.
La musica di Pino Daniele, anche se internazionale, ha accarezzato a lungo, ed accarezza ancora, soprattutto Napoli ed i napoletani. Infatti, nonostante essa abbia varcato i confini partenopei, italiani ed anche quelli europei, il nostro cielo azzurro resta il suo tetto. Dopo aver appreso la notizia della sua scomparsa, avvenuta la sera del 4 gennaio di tre anni fa, la città intera, incredula e sconvolta, è stata a lutto e, qualche giorno dopo, circa centomila persone si sono riversate in Piazza del Plebiscito per dargli l’ultimo e commosso saluto.
Pino Daniele ha saputo raccontare Napoli e le sue tante sfaccettature in modo delicato e forte allo stesso tempo: l’ha dipinta come un quadro, usando le note al posto del pennello, denunciandone i (pochi) difetti e sublimandone le (tante) virtù. Come non ricordare il connubio umano ed artistico con l’altrettanto compianto, attore e regista, Massimo Troisi! Ai suoi film, ha regalato indimenticabili colonne sonore e a lui lo accomunava anche, ironia della sorte, un cuore grande e sofferente. E come dimenticare le sue numerosissime collaborazioni con i più grandi musicisti internazionali! Le sue canzoni, dai titoli così eloquenti e poetici, fanno parte del nostro patrimonio artistico: continueranno ad accompagnarci attraverso la radio, mentre sorseggiamo un caffè al bar o durante un viaggio in macchina, e a riecheggiare nell’aria di Napoli (e non solo, naturalmente) come un prezioso sottofondo. E come dolci versi… I più adatti a concludere questa poesia dedicata a lui.
“Auguri, Pino”
Non c’è un giorno solo in cui Napoli
non senta la tua mancanza, la tua presenza, la tua melodia.
Non c’è un giorno, un solo giorno, in cui Napoli
non accarezzi la tua anima, il tuo ricordo,
la tua insostituibile genialità.
Non c’è un giorno, un giorno solo, in cui Napoli
non invochi, insieme al tuo nome, le note
e le parole delle tue poesie travestite da canzoni.
Non c’è un giorno solo che i loro titoli,
già essi stessi versi meravigliosi,
non riecheggino nell’aria come vecchie, eppur nuove massime.
Non ci sarà mai un giorno in cui Napoli
si sveglierà senza “na tazzulella ‘e cafè”.
Caro Pino, io “dubbi non ne ho” davvero:
quello di Napoli per te è un “amore senza fine”.
“Senza ‘e te” questa città può solo “stare bene a metà”.
“Che Dio ti benedica”, Pino, perché,
anche se “niente è più come prima”
tu hai lasciato per sempre su questa “terra mia”,
su questa terra nostra, il tuo “cielo senza nuvole”.
Mariateresa Di Pastena