La svolta di Scampìa, cominciano le operazioni di abbandono delle vele

Le operazioni avranno inizio da giovedì e seguiranno un dettagliato calendario

di Marco Martone

Nel Patto per Napoli, firmato la scorsa settimana dal sindaco Luigi de Magistris e dal presidente del Conaiglio Matteo Renzi, in Prefettura, c’è un’ampia parte dedicata alla riqualificazione di Scampa e all’abbattimento della maggior parte delle “famigerate” vele. Una sola resterà in piedi e sarà destinata ad usi diversi dall’abitazione. Il Comune di Napoli ha cominciato la serie di operazioni che porteranno, in breve tempo, allo svuotamento effettivo delle case e al trasferimento dei nuclei familiari, assegnatari dalle vele, ai nuovi alloggi di via Gobetti e via Labriola. Le nuove case saranno consegnate a metà aprile. Le operazioni  avranno inizio da giovedì prossimo e seguiranno un dettagliato calendario di trasferimenti. Le modalità con cui questi dovranno avvenire saranno disponibili entro 24 ore sul sito istituzionale del Comune di Napoli (www.comune.napoli.it).

Tra il 1997 e il 2003 furono già abbattute tre delle sette vele inizialmente realizzate ad opera dell’architetto Francesco “Franz” Di Salvo.

Nei progetti iniziali dell’architetto vi era quello di ospitare all’incirca 250 nuclei di famiglie all’interno di unità abitative strettamente collegate fra di loro attraverso passerelle metalliche, scalette e sottovasi. In seguito al sisma del 1980 le vele furono occupate abusivamente da migliaia di terremotati.

Il progetto attuale, cui saranno destinate risorse per circa 30 milioni di euro, prevede l’abbattimento degli edifici A, C e D. Sarà riqualificata invece la vela B che sarà trasformata, nei prossimi anni, in un comprensorio di uffici pubblici e nel frattempo ospiterà alcuni nuclei familiari.