“Dopo quasi un quarto di secolo dal barbaro assassinio finalmente è stata fissata la data per l’apposizione della nuova targa toponomastica che intitola un tratto di vico Vetriera a Maurizio Estate. Un gesto di giustizia dovuto, anche se tardivo e ottenuto dopo numerose polemiche e proteste. Meglio tardi che mai! “. A dare la notizia è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che da lustri si batte insieme ai familiari di Maurizio, perché venga data concreta attuazione all’ordine del giorno, approvato al riguardo all’unanimità dal Consiglio comunale di Napoli, nel lontano 1994, dopo pochi mesi dal tragico evento. La cerimonia, con l’apposizione della lapide toponomastica, dell’intitolazione del largo Maurizio Estate, vittima della criminalità, medaglia d’oro al valore civile, è stata fissata per martedì 16 gennaio prossimo, alle ore 11:00, al vico Vetriera, 17.
” Maurizio Estate – ricorda Capodanno – spirò il 17 maggio 1993, dunque quasi venticinque anni fa, tra le braccia del padre, vittima della criminalità, ucciso a seguito di un coraggioso intervento, avvenuto poco prima, per sventare uno scippo”.
“Da lustri – puntualizza Capodanno -, segnatamente in occasione dell’annuale manifestazione di commemorazione, svoltasi sempre in vico Vetriera, nei luoghi dove si era verificato il tragico evento, insieme ai familiari e agli amici, abbiamo sempre continuato a chiedere che il largo fosse intitolato a Maurizio, rispettando la volontà unanime a suo tempo espressa dai consiglieri comunali del capoluogo partenopeo. Per questa ragione, pur soddisfatti del risultato solo oggi raggiunto, non possiamo esimerci dal manifestare una profonda amarezza per il fatto che ci sia voluto quasi un quarto di secolo perché finalmente l’amministrazione comunale si decidesse a realizzare ciò che, peraltro, era stato già auspicato e richiesto da più parti, già all’indomani del grave episodio che tanta commozione e sdegno destò, non solo a Napoli”.
“Ciò – aggiunge Capodanno – anche in considerazione del dato che, come dimostrano anche eventi recenti, in altre occasioni si è riusciti a intitolare strade e piazze pure a persone per le quali si è dovuti addirittura ricorrere alla speciale deroga prevista dalla norma, non essendo neppure decorsi i dieci anni dal decesso. Senza nulla togliere ad altri illustri personaggi, di certo il gesto generoso dell’eroe Maurizio Estate, che quando fu ucciso aveva appena 23 anni e stava per sposarsi, non meritava un’attesa così lunga per il giusto riconoscimento dell’intitolazione del largo dove era avvenuto l’efferato delitto”.