Con l’arte di Carmen Novaco il contemporaneo entra per la prima volta nei luoghi storici della settecentesca reggia borbonica di Portici. Condividere e giocare con le astrazioni geometriche è possibile grazie alle opere dell’artista, che ha inaugurato la personale “Essenze” a cura della gallerista e curatrice Syart Gallery Rossella Savarese. In mostra fino al 30 dicembre con ingresso gratuito ore 10.00/19.00 (escluso i giorni 24, 25 e 26), le sculture eleganti ed innovative, realizzate in alluminio e legno marino policromo, si fondono alla perfezione con lo stato dei luoghi che fu dell’antico galoppatoio reale, completamente ripristinato dall’amministrazione comunale porticese, presente al taglio del nastro inaugurale con il sindaco Vincenzo Cuomo. Un percorso immersivo tra le sculture in esposizione porta il visitatore a poter toccare le opere per interagire con esse, “per poter mutare la realtà attraverso la nostra azione” spiega l’artista. Protagonista è uno dei cinque solidi platonici, il cubo, le cui facce accolgono e diffondono la luce in maniera distinta. Tasselli multicolore in movimento, spigoli che irrompono, frammenti e sezioni, pannelli che s’intersecano, invitano lo spettatore a toccar con mano divenendone fruitore e dando compimento all’opera stessa. In alcuni lavori lo spostamento dei cubi permette nuove combinazioni e risultati inaspettati, metafora del principio di azione e reazione. La mostra trae origine dall’opera prima “Essenza”, scultura in lastre di acciaio sezionate a laser, realizzata nel 2018 per il Syart Sorrento festival ed installata a piazza S. Antonino.
La maestria e l’innovazione delle opere sono proiettate in sala grazie al video editing di Francesco Domenico D’Auria, direttore della fotografia e delle luci, su foto di Biagio Ippolito. Al vernissage inaugurale c’erano. tra gli altri, il consigliere Riccardo Fernandes e il dirigente tecnico Gaetano Improta del Comune di Portici, Leone Cappiello e Maria Rosaria Gargiulo, il critico d’arte Maurizio Vitiello, il collezionista Mario Colonna, Bruno D’Angelo del movimento artistico Astractura, Maria Rita Pinto, Serena Viola, Giuliano De Luca e Matilde Lepore.