Le pagelle: Milik entra e risolve da solo una partita compromessa. Insigne litiga ancora

Reina sv – Incolpevole sul destro di Stepinski, per il resto assiste alla partita.
Hysaj 6 – Il Chievo non da’ particolari noie ma lui non ne approfitta per creare qualcosa di interessante in fase offensiva.
Tonelli 6,5 – Non sbaglia nulla e anzi prova a mettere una pezza all’errore di Koulibaly sul gol dei Chievo. Anche in attacco si rende pericoloso con un colpo di testa che ha centrato la traversa.
Koulibaly 5,5 – Favorisce la rete degli ospiti con un passaggio superficiale verso Tonelli. Per il resto qualche buona chiusura e un paio di anticipi.
Mario Rui 6 – Coinvolto anche lui sull’azione del gol del Chievo ma con poche responsabilità. Gara onesta, con qualche errore ma anche con un paio di spunti.
Allan 6 – Inizio gara promettente fatto di corsa e intensità, poi è calato alla distanza.
Zielinski 6 – Contributo minimo.
Diawara 6,5 – Mezzo voto in più per il gol vittoria al 93esimo. Gara per il resto appena sufficiente, senza errori ma anche senza spunti. Meritava di tirare il rigore.
Hamsik 5,5 – Qualche appoggio sbagliato in avvio, poi un paio di conclusioni sbilenche. Non una gara indimenticabile.
Milik 8 – Gioca poco meno di 30 minuti e si rende pericoloso in almeno quattro occasioni. Sorrentino gli nega due gol, ma nulla può sul colpo di testa in diagonale. Favorisce anche il 2-1 di Diawara. Vederlo in panchina tanto tempo è un delitto.
Callejon 6 – Si divora un gol in avvio di gara ma almeno ci mette la carica giusta.
Mertens 4 – Peggiore in campo e dispiace. Sbaglia il rigore calciando sempre alla stessa maniera. Nessun dribbling riuscito, non salta l’uomo. Un solo tiro in porta, parato da Sorrentino.
Insigne 4 – L’assist a Milik è bello ma è anche l’unica cosa che fa. Litiga col pubblico e sinceramente non se ne può più. Un paio di tiri irritanti e forzati. Non è il suo periodo migliore.
Rog sv
Sarri 6 – Un Milik così in forma meriterebbe più spazio. Con lui in campo, inoltre, si dovrebbe fare qualche cross in più e invece la squadra gioca sempre alla stessa maniera. Il fraseggio ossessivo, anche quando la condizione fisica non è al top, comporta troppi rischi. La vittoria finale lo premia.