Aprile 2020. La pandemia è appena iniziata e siamo in pieno lockdown. Per garantire continuità assistenziale ai pazienti cronici e soprattutto ai pazienti affetti da patologie rare, la Direzione Sanitaria del Policlinico Federico II, anticipando di fatto la normativa nazionale di Dicembre 2020, attiva numerosi ambulatori in telemedicina.
Febbraio 2022, nel mese dedicato alle malattie rare, il Policlinico Federico II attiva, ad integrazione dell’ormai consolidata offerta assistenziale in televisita, paragonabile alla tradizionale visita in presenza ma svolta a distanza in tempo reale, una serie di ambulatori in teleconsulto soprattutto dedicati alle consulenze di specialisti esperti di malattie rare, grazie all’attivazione da parte della Regione Campania di una piattaforma informatica dedicata. Sono già attive le agende in teleconsulto nelle aree di endocrinologia pediatrica, allergologia pediatrica, emocoagulazioni e dislipidemie, immunodeficienze e allergologia, immunoreumatolgia.
“L’offerta sanitaria in teleconsulto attivata è rivolta ai consulti online tra medico e specialista con o senza la presenza del paziente. La visita in teleconsulto viene preparata in anticipo in base alla disciplina interessata e le varie strutture sanitarie della Campania possono richiedere un incontro con uno specialista della Federico II sulle patologie rare, sulla base delle agende di lavoro in teleconsulto elaborate ad hoc“, sottolinea il Direttore Sanitario dell’Azienda Emilia Anna Vozzella.
La piattaforma regionale consente di registrare il consulto, l’esito con la relativa diagnosi e la refertazione. Il risultato del teleconsulto è, infatti, un referto del nostro specialista delle malattie rare prodotto a seguito della richiesta del medico di una delle strutture sanitarie campane.
“La televisita e il teleconsulto rappresentano un ampliamento delle opportunità di presa in carico e di cura per i pazienti ed offrono la possibilità per gli specialisti di fare rete e garantire un approccio interdisciplinare e di alta specializzazione. Dobbiamo lavorare in questa direzione soprattutto coinvolgendo i pazienti e condividendo con loro un progressivo avvicinamento alla tecnologia come strumento per migliorare la qualità dell’assistenza, preservando sempre i principi della personalizzazione delle cure e dell’umanizzazione dei percorsi“, conclude il Direttore Generale dell’AOU Federico II Anna Iervolino.