Marika Lenzi: “Recitare mi aiuta a crescere”

La giovane attrice è tra le protagoniste di “Mare fuori” in onda su raidue

di Mariateresa Di Pastena

‘Mare fuori’  racconta i  drammi e le storie personali, e familiari, di vari personaggi,  nei panni di  giovani detenuti del carcere minorile di Nisida, uno sfondo scuro e allo stesso tempo avido di luce  che si contrappone a quello azzurro e limpido del ‘mare fuori’, che dà il titolo appunto alla serie televisiva in onda dal 23 settembre (doppio episodio, una volta a settimana per sei serate).  La sceneggiatura è firmata da Maurizio Careddu, Peppe Fiore, Luca Monesi , Paolo Piccirillo e da Cristiana Farina, che è anche l’ideatrice. Un cast numeroso, e quasi tutto  molto giovane, diretto dall’abilissimo regista Carmine Elia e coadiuvato  da bravissimi attori tra cui Carolina Crescentini ( la direttrice del carcere) e  Carmine Recano (il comandante di polizia). Ma nel cast ci sono davvero tantissimi nomi, tra cui anche il cantautore  Raiz. Una realtà difficile, quella che si snoda in ‘Mare fuori’, difficile  da immaginare e da raccontare, figuriamoci da vivere. Una voglia di riscatto e un grido di speranza che,nei giovani detenuti,salgono a galla a fatica, e che a volte vengono soffocati, nascosti,  per poi  esplodere.  Tra i volti dei giovani protagonisti, nei panni di ragazzi che, ancora minorenni, entrano nel carcere di Nisida e affrontano i loro tormenti intrecciati a quelli di loro coetanei,  quello dell’attrice napoletana Marika Lenzi:  una bellissima ragazza napoletana di diciannove anni, che, nonostante la giovane età,  ha già le idee chiare ed  una grande personalità. Un giovane talento, Marika: una ragazza semplice, solare e molto dolce ma allo stesso tempo decisa, che  sta facendo un bel percorso di crescita anche grazie alla recitazione. Le  abbiamo rivolto qualche domanda.

Descrivici le tue sensazioni provate in Mare fuori e il personaggio che interpreti …

E’ stata un’esperienza incredibile, che porterò sempre nel cuore, sia a livello professionale che umano. Eravamo tantissimi ragazzi e tutti giovanissimi, e lavorare con Carmine Elia, il regista, è stato fantastico. Io interpreto Vesna, una ragazza rumena molto litigiosa che entra fortemente in competizione con Naditza,  un’altra ragazza rumena  e molto talentuosa, interpretata da Valentina Romani. Il mio è un personaggio apparentemente cattivo, ma che nasconde delle fragilità. E’ stato faticoso immedesimarmi in lei, perché è molto lontana da me caratterialmente, e poi ho dovuto studiare per essere credibile nel modo di parlare, nell’accento.

Se tu potessi scambiare con lei una caratteristica del tuo carattere …

Da Vesna prenderei la sua fragilità, le insegnerei a prendersi le sue responsabilità, cosa molto importante nella vita. Ma anch’io ho le mie fragilità, anche se a primo impatto sembro dura! Ma, la mia, è soltanto una corazza …  Devo dire che mi sono calata molto nel personaggio,  e che interpretarlo mi ha fatto crescere tanto.

Precedentemente hai partecipato alla serie Gomorra 2 …

Sì . Ero la sorella di Patrizia Santoro (interpretata da Cristiana Dell’Anna) e anche quella è stata un’esperienza molto importante, perché ho lavorato con tre registi diversi e bravissimi: Francesca Comencini, Claudio Giovannesi e Claudio Cupellini, che mi hanno insegnato anche loro tantissimo.

Quando hai deciso di fare l’attrice e come?

Avevo solo 10 anni e, dopo una recita in un villaggio turistico, uno degli animatori rimase colpito e diede a mio padre il numero di un’agenzia.  Poi ho cominciato a frequentare una scuola di recitazione qui a Napoli, la Cinemafiction. All’inizio ero molto timida, timorosa, impacciata. In realtà, avevo una scarsa autostima e il mio insegnante, Antonio Acampora,  è stato bravissimo ad aiutarmi ad acquistare sicurezza e fiducia in me stessa. Recitare mi sta aiutando a crescere.

Quindi la tua famiglia ti ha sempre sostenuto …

Sì, soprattutto mio padre, mi ha sempre accompagnato e lo fa tuttora. Per me l’appoggio e l’amore della mia famiglia sono fondamentali. A volte mi scontro con mia madre, con mia sorella, ma credo sia inevitabile, in tutte le famiglie. L’enorme affetto tra tutti noi, però, non è mai messo in discussione! 

Che rapporto hai con i social, che  impazzano sempre più tra i giovani e spesso tendono a confondere le conoscenze con la vera amicizia?

Li uso nel modo giusto, senza esagerare. E trovo sempre il tempo per vedere le amiche, ne ho poche ma buone, cioè vere! Credo molto nell’amicizia, anche questo, come quello della famiglia, è un valore a cui do la massima importanza.

Hai un ricordo particolare legato alla scuola? E cosa lega i tuoi studi alla tua carriera di attrice?

Mi sono diplomata nel 2019 al liceo linguistico Calamandrei ed amo il tedesco, perché l’insegnante  mi ha fatto innamorare della lingua e della letteratura. Poiché amo viaggiare, sono anche andata a Berlino insieme ai miei compagni di classe.  In futuro, proprio  grazie allo studio e alla mia passione per le lingue,  spero di poter lavorare in una produzione cinematografica straniera.

Come hai vissuto il triste periodo del lockdown?

Ho studiato dizione e mi sono dedicata alla lettura. E riflettuto molto: purtroppo ci sono state tante ripercussioni sull’economia e spero che la crisi possa risolversi pian piano.

Hai già un amore importante?

Sì, si chiama Fabrizio e stiamo insieme da quattro anni. Mi reputo molto fortunata, lui mi supporta ed ha un carattere molto determinato. E’ buono, generoso, a volte un po’ testardo! Anche grazie a lui sono cresciuta molto,  ora sono più intraprendente, pronta a rischiare, ma resterò sempre me stessa: sincera, leale e anch’io un po’ testarda!

Il tuo sogno è chiuso  in un cassetto o è talmente grande che sta in un armadio?

Eh sì, forse nel secondo …  Pur amando il cinema italiano e venerando attrici come Sofia Loren, Gina Lollobrigida e  l’indimenticabile Anna Magnani, sogno di recitare in lingua straniera con Leonardo Di Caprio e con Kate Winslet.  Forse è un sogno esagerato, lo so,  ma io ci spero …

Tre aggettivi per descrivere la nostra Napoli…

Sorprendente, passionale, genuina.