di Marco Martone
Il Napoli torna a correre, a divertire e a vincere. Senza il proprio allenatore in panchina e senza il centravanti titolare, gli azzurri hanno dominato il Verona, cui il 3-0 finale va anche di lusso, viste le tante occasioni da rete fallite per questione di millimetri dai ragazzi di Sarri. Partita a senso unico quella del San Paolo che ha visto due protagonisti su tutti, Marek Hamsik, finalmente a livelli altissimi di rendimento e applicazione alla gara e Josè Callejon, migliore in campo, che ha sciorinato una prestazione fatta di assist, tiri in porta, corsa, gol e rigore procurato. La vittoria sugli scaligeri, però, porta anche la firma di Manolo Gabbiadini, sul quale erano puntati gli occhi di tutto lo stadio e che ha risposto alle attese, sfruttando alla grande la prima occasione che la squalifica di Higuain gli ha messo a disposizione, per riconquistare la Nazionale. Per l’ex blucerchiato un palo, un gol di testa e almeno altre due occasioni nelle quali si è fatto trovare pronto, pur senza avere sempre la giusta freddezza. Peccato per un infortunio che l’ha costretto, nella ripresa, a lasciare il campo. Napoli-Verona è stata anche la partita delle cosiddette seconde linee, da El Kaddouri, entrato nel secondo tempo e autore di uno spezzone di gara ad altissima intensità, a Lopez, per passare da Chiriches e Strinic, che ha fatto il suo ritorno in campo dopo tanta panchina. Alternative valide, che forse Sarri avrebbe dovuto tenere in maggiore considerazione. Peccato che la giornata trionfale del Napoli, che rilancia la sfida alla Juve e che tiene a bada le velleità della Roma, sia stata rovinata dai soliti dementi veronesi, fattisi notare per i cori beceri e disgustosi contro i napoletani e anche da qualche curvaiolo di casa nostra, che alla fine della gara ha pensato bene di farsi notare, con il lancio di petardi e bombe carta che certamente costeranno una pesante multa alla società. Fanno sorridere, infine, le lamentele di Del Neri e Bigon a fine gara. Perché se è vero che Albio si è reso autore di una sceneggiata della quale, francamente, si poteva fare tranquillamente a meno e se è vero che l’azione del primo gol azzurro, è nata da un falletto di Jorginho a centrocampo, è pur vero che il Napoli ha dominato la gara, sommergendo gli avversari sotto una gragnuola di tiri in porta e gol. Un po’ di buon senso avrebbe dovuto indurre lo staff veronese, destinato alla serie B, ad un più onorevole silenzio.