E’ stata approvata in giunta la deliberazione che istituisce il Tavolo della diplomazia: è la prima volta che un Ente Locale istituisce uno strumento di discussione con le rappresentanze diplomatiche. Nel pieno rispetto delle competenze legislative in materia di politica estera, il tavolo vuole rappresentare un forum permanente di discussione tra il Comune di Napoli e le rappresentanze diplomatiche presenti in città, e attraverso di esse, con gli Stati esteri e le comunità che esse rappresentano.
Con questo strumento si intende dare concretezza all’articolo 3 dello Statuto del Comune di Napoli, secondo cui il Comune deve adoperarsi per consolidare e sviluppare il ruolo di Napoli come città d’Europa e del Mediterraneo, promuovendo la cooperazione e lo scambio tra i popoli.
Alessandra Sardu, assessore con delega alla cooperazione decentrata dichiara: “Sono particolarmente orgogliosa che l’amministrazione che rappresento stabilisca oggi questo importante primato: il Comune di Napoli è il primo ente locale ad istituire un tavolo della diplomazia, per discutere con le rappresentanze diplomatiche presenti in città. L’idea di costituire il tavolo nasce dall’esigenza di dare concretezza ad alcuni valori fortemente condivisi dal sindaco Luigi de Magistris quali la democrazia partecipativa dal basso, la solidarietà internazionale, la necessità che gli enti locali anche di paesi differenti dialoghino tra di loro per scongiurare guerre, ingiustizie e decisioni prese dall’alto senza che si presti la minima attenzione alle esigenze dei territori e alla volontà dei popoli. Ci auguriamo che con questo tavolo si possa ristabilire il ruolo di centralità che Napoli ha esercitato nei secoli come città del Mediterraneo, un ruolo che la città può e deve esercitare considerate le grandi potenzialità che ha in termini di posizione geografica, di storia e di cultura. Tra l’amministrazione e i rappresentanti diplomatici presenti a Napoli si è instaurato un ottimo rapporto di collaborazione; nell’interesse della città stiamo facendo insieme un percorso molto importante per l’instaurazione di relazioni amichevoli tra le rispettive comunità, anche nel settore della diplomazia economica. Al momento sono ventiquattro i consolati che hanno aderito al tavolo, ma esso è sempre aperto ad ulteriori adesioni e ci auguriamo che molte altre rappresentanze vorranno farne parte”.
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