di Marco Martone
Torna a brillare la stella del Napoli e Fuorigrotta canta ancora il suo inno tormentone. Gli azzurri regolano con un secco 3 a 1 il Chievo di Maran, non senza qualche patema d’animo per un avvio di gara disastroso e un errore di impostazione di Chiriches, che poteva costare molto caro. Il difensore rumeno, titolare al posto di Albiol, ha preso palla sulla trequarti, per un tentativo maldestro di dribbling e ha lanciato in porta Rigoni, che ha portato in vantaggio gli ospiti con la complicità di Reina, che scivola sul piede d’appoggio e non riesce a respingere un tiro tutt’altro che irresistibile. Una mazzata terribile dalla quale il Napoli esce però subito, grazie al solito Higuain che gira in rete un pallone proveniente dalla sinistra. A quel punto la gara cambia e il Napoli la gioca a suo piacimento. Il vantaggio lo sigla proprio Chiriches, sugli sviluppi di un angolo. La rete del definitivo 3-1 arriva nella ripresa al termine di un’azione corale che parte dai piedi di Reina e termina con il pallone calciato da Callejon alle spalle del portiere veronese. Vittoria e tre punti fondamentali, giunti alla fine di una partita nella quale il Napoli ha sprecato tante palle gol, per eccesso di leziosimo e di altruismo. Solo la sfortuna ha invece detto no al Pipita (traversa). Un peccato, visto che in questo campionato così equilibrato, la differenza reti potrebbe avere un peso specifico nell’assegnazione del titolo. Tanti gli errori anche in fase di impostazione, da parte dei difensori e dei centrocampisti, Jorginho su tutti. Sarri non è preoccupato ma sembra abbastanza evidente che, qualche volta, il Napoli si compiaccia della propria bravura e si consegna mani e piedi ai contropiede degli avversari. Un errore che in altre sfide, con Roma e Inter ad esempio, potrebbe risultare fatale. La ricerca di una maggiore concretezza è forse il passo decisivo che Sarri deve far compiere alla squadra. Per il resto si è visto un buon Napoli, capace di tessere la sua ragnatela con pazienza e senza fibrillazioni, nonostante l’handicap di partenza con l’errore di Chiriches. Migliori in campo Gholuam e Hamsik, padrone del centrocampo. Ancora una partita sotto tono per Insigne, al quale forse in questo periodo andrebbe preferito il più vivace Mertens. Adesso ci sarà una settima di tempo per preparare la trasferta di Palermo, con un occhio alla Juve e un altro alla Roma.